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Tribunali, Pittella contro la chiusura delle sedi di Lagonegro, Melfi e Pisticci

“Lungi da me campanilismo e difesa di strutture inadeguate a rispondere ai problemi del territorio e nessuna resistenza localistica ma un “no netto” alla chiusura dei Tribunali di Lagonegro, Melfi e Pisticci, veri presidi di territori a rischio criminalità organizzata e di infiltrazioni mafiose”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale alle Attività produttive, Marcello Pittella, sulla soppressione da parte del governo nazionale dei tribunali lucani in base alla legge delega 148 del settembre 2011.

“Questi tribunali, sebbene piccoli – aggiunge Pittella – hanno combattuto energicamente sia la piccola criminalità locale che, cosa ancora più importante, le infiltrazioni malavitose provenienti dai territori calabresi, campani e pugliesi. Qui non si tratta di razionalizzare e riorganizzare semplici uffici decentrati sul territorio sostituendolo magari con servizi telematici. In questo caso – precisa l’assessore – si sta procedendo a togliere presidi indispensabili per la vita civile, assolutamente non sostituibili con accentramenti a centinaia e centinaia di chilometri e il risparmio economico che ne può derivare non compenserà di certo i danni che si produrranno dal punto di vista della mancata sicurezza, della legalità, della difesa dell’ambiente”.

“La nostra regione dai piccoli numeri – continua l’esponente della giunta – per quanto riguarda la popolazione ha nesso stesso tempo grandi numeri per quanto riguarda la superficie territoriale e le distanze. Fra l’altro è incredibile il modo con il quale si sta procedendo alla riscrittura della geografia giudiziaria. I criteri sono talmente restrittivi che potrebbero portare a un colpo di accetta per tutti i tribunali non appartenenti a Comuni capoluoghi. Ma nello stesso tempo ogni giorno si sentono ipotesi diverse: scompare Pisticci ma non Lagonegro; Lagonegro ma non Melfi, Melfi insieme agli altri due. E tutto questo senza alcun coinvolgimento del massimo ente elettivo: la Regione Basilicata”.

“Ha fatto bene il Presidente De Filippo a intervenire con autorevolezza incontrando il ministro Severino per avere lumi. La Giunta e il Consiglio regionale, insieme a tutti gli Enti locali e alle forze politiche – conclude Pittella – devono alzare la voce e lavorare per impedire questa spoliazione del territorio lucano”.

 

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