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Tricarico, Mestice ribatte alle affermazioni del sindaco Melfi

E’ davvero incredibile ed inverosimile lo stravolgimento che il sindaco Melfi riesce a fare della realtà; con estrema naturalezza sceglie la controinformazione come sua linea di condotta preferita, per giustificare comportamenti al limite della legalità. L’altro giorno ha dichiarato di voler denunciare i due consiglieri del centrosinistra e l’on. Burtone colpevoli di reiterate azioni di calunnia e diffamazione nei suoi confronti ed ha richiesto il ripristino dell’agibilità democratica, messa in discussione da atteggiamenti e comportamenti intimidatori, vessatori e provocatori da parte di alcuni consiglieri dell’opposizione. Nell’articolo “Melfi contrattacca e querela”, il sindaco smentisce in modo categorico di averci definito “ignoranti, nulla facenti, bugiardi, attori e persino contro legge” perché mai ha rivolto simili appellativi ai consiglieri del Bene Comune e che “sarebbe alquanto grave se a pronunciare tali frasi fosse stato un rappresentante delle istituzioni”. Per tale motivo preannuncia di aver dato mandato ai legali dell’Amministrazione comunale di Tricarico di sporgere querela nei miei confronti. Ad onor di cronaca è necessario evidenziare che il giornalista della Nuova ha trascurato di riportare che nell’incontro pubblico ho affermato: « è stato delirante ed inopportuno il definirmi “contro legge”, perché “ignorante” e non idoneo a partecipare ai consigli, “siccome ad un ignorante non è consentito stare in consiglio comunale” ». Non mi sono mai permesso di strumentalizzare i guai giudiziari dei miei avversari politici, ma è doveroso ricordare che è noto a tutti il fatto che, se nel consiglio comunale di Tricarico è presente qualcuno che ha problemi con la legge e che, per tali problemi, è stato sospeso dalle pubbliche funzioni dal Prefetto di Matera, questo qualcuno non è tra i banchi della minoranza. Se il sindaco pensa di poter intimidire le opposizioni consiliari sbandierando querele quotidiane, un giorno verso i consiglieri di centrosinistra ed un altro verso quelli del Bene Comune, commette un grave errore di valutazione poiché, per quanto ci riguarda, non arretreremo di un solo passo sul piano del rispetto della legalità e non faremo sconti né a lui né alla sua maggioranza. E’ bene ricordare che alla base di questo scontro politico così incandescente vi è l’approvazione di un nuovo regolamento del consiglio comunale e delle commissioni consiliari approvato il 21 dicembre u.s., a colpi di maggioranza, in totale disprezzo di alcuni articoli del D. Lgs. n. 267 del 18 agosto 2000. Al sindaco sfugge di aver fatto a fine dicembre un comizio pubblico dove ha dato sfoggio della sua dote di “grande oratore” e nel corso del quale si è sbizzarrito ad insultare le opposizioni con particolare attenzione verso i consiglieri del Bene Comune e del sottoscritto in particolare. Attendo con grande tranquillità e serenità la querela del sindaco così potrò difendermi nelle sedi opportune e dimostrare con i fatti la verità. A sostegno delle mie tesi, volte a smentire le affermazioni del sindaco, potrebbero essere addirittura proprio alcuni assessori e consiglieri comunali di maggioranza, presenti con lui sul palco la sera del comizio di fine anno, sempre che gli stessi trovino il coraggio di contraddire la loro Guida a meno che non intendano dichiarare il falso in tribunale, assumendosene in tal caso tutte le conseguenze. E se non saranno i suoi proseliti a smentirlo allora saremo noi del Bene Comune a produrre la prova necessaria ed inconfutabile per portare chiarezza e così far tornare la memoria al sindaco. In attesa degli eventi, invitiamo il segretario comunale a pubblicare finalmente la delibera oggetto dello scontro considerato che siamo ad oltre un mese dalla sua approvazione.

Silvio Mestice – Consigliere comunale di minoranza ‘Per il bene Comune’

 

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