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Truffa Fse, rinvio a giudizio per sette persone

Regione Puglia e 18 lavoratori delle Ferrovie Sud Est hanno chiesto di costituirsi parti civili nell’udienza preliminare per il rinvio a giudizio di sette persone, in relazione alle presunte truffe per l’acquisto di 52 vagoni (27 nuovi e 25 ristrutturati). Il pm barese Isabella Ginefra contesta agli imputati il reato di concorso in truffa aggravata transnazionale.
I lavoratori, tutti salentini e rappresentati dagli avvocati Mario Rossi e Marcello Petrelli, si ritengono parti danneggiate dal reato sia dal punto di vista morale che patrimoniale, perché con la recente legge di stabilità e il successivo decreto ministeriale, hanno invidiato fra i punti del piano di risanamento aziendale la riduzione del costo del lavoro, e questo è costato ai lavoratori una riduzione di circa il 40% degli stipendi. Il giudice Annachiara Mastrorilli scioglierà la riserva sulle richieste di costituzione delle parti civili nella prossima udienza dell’8 aprile.
I fatti contestati si riferiscono al periodo compreso fra il 2006 e il 2012. Rischiano il processo Luigi Fiorillo, ex amministratore unico e legale rappresentante di ‘Ferrovie Sud Est’; Carlo Beltramelli e Marco Mazzocchi, rispettivamente procuratore speciale e rappresentante legale della società polacca ‘Varsa Sp. Z.o.o.’ di Varsavia; Nicola Alfonso, responsabile tecnico di ‘Ferrovie Sud Est’; Giuseppe Fiaccadori, rappresentante legale di ‘Railconsulting srl’; Tomasz Zaboklicki e Zygfryd Franciszek Zurawski, rispettivamente presidente e membro del Direttorio della società polacca ‘Pesa Bydgoszcz Sa’.

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