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Tunisino arrestato nel foggiano: filmava bimbo di un anno che gioca con droga

La Squadra mobile di Foggia ha diffuso un video registrato dal tunisino fermato per gravi violenze sui figli della cognata-amante nel quale l’uomo fa giocare il più piccolo, all’epoca di poco più di un anno, con due panetti di droga, presumibilmente hascisc. Il filmato, registrato con il telefonino, a quanto si è appreso risale ad alcuni mesi fa. In una successiva inquadratura il tunisino registra l’agonia di un capretto, che ha appena sgozzato, con vicino suo figlio di quattro anni.

Una bruttissima storia di maltrattamenti e lesioni ai danni di due bambini di 2 e 3 anni arriva dalla provincia di Foggia. Gli agenti della squadra mobile e dell’ufficio minori della questura di Foggia hanno eseguito un fermo nei confronti di un tunisino di 29 anni. Raccapricciante quanto subito dai piccoli, figli della cognata della sua convivente, con cui lui stesso aveva una relazione. Il tunisino li picchiava anche con cinture borchiate.
La storia è venuta alla luce dopo che agli Ospedali Riuniti di Foggia sono giunti i due bambini. Uno, oltre a lesioni e contusioni in diverse parti del corpo,  aveva anche una profonda ferita ad un labbro che non si era rimarginata e diverse fratture al braccio destro. Inoltre il piccolo aveva anche alcune lesioni non cicatrizzate che gli causavano un movimento non adeguato dell’arto. L’altra vittima aveva due fratture al bacino e da quasi un mese non riusciva a camminare. Inoltre aveva delle bruciate in più parti del corpo, anche nelle parti intime, causate dalle borchie delle cinture con cui i due venivano colpiti dal tunisino. Entrambi i bimbi avevano alcune bruciature in più parti del corpo provocate da un accendino.
Nel corso delle indagini è stato sequestrato un cellulare appartenente all’indagato nella cui memoria sono registrati file dove si intravede il minore giocare con due panetti di droga, verosimilmente “hashish” e cinture di pelle e metallo che il tunisino deteneva nella propria camera da letto e che sono state riconosciute dalla madre dei minori coinvolti come quelle utilizzate dallo stesso per frustare i propri figli.

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