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Turismo e cultura: “Aspettavamo una risposta da Bardi. Al suo posto reagiscono le associazioni di categoria”

I sindacati confederali di Cgil – Cisl – Uil della Provincia di Matera e le Associazioni datoriali e di categoria, culturali, del volontariato, sportive che hanno promosso la Manifestazione in Piazza Vittorio Veneto dal titolo: Giornata di Mobilitazione per le emergenze del turismo culturale di Matera e Provincia hanno preso atto di essere stati destinatari di un’attenzione impropria da parte del neo – costituito cartello delle associazioni di categorie che operano nel settore turistico che, guarda caso, proprio in questa occasione, hanno sentito l’esigenza di rendere pubbliche le posizioni sulla suddetta manifestazione promossa per rivendicare alla Regione Basilicata, quale ente preposto per competenza e delega costituzionale, l’attivazione della programmazione delle azioni nel settore turistico strategico per la provincia di Matera.

L’iniziativa intrapresa da parte del “neo-cartello” del quale non troviamo nel tempo una presa di posizione pubblica nell’ambito delle politiche del turismo, oltre a sbagliare indirizzo, risponde alla miopia politica che molto spesso ha contraddistinto il territorio materano attento a creare divisioni piuttosto che convergenze per salvaguardare e rilanciare lo sviluppo socio–economico e occupazionale.

Fa specie che associazioni di categorie e di settore definitesi “attive” nel settore turistico hanno abbandonato il problema centrale che investe in modo particolare la Provincia di Matera – emergenza del turismo per mattanza post–covid – per focalizzare l’attenzione sulle modalità organizzative della manifestazione definendola  “confusa”.

Diventa ancora più incomprensibile e contorto il “pensiero” che ha spinto la Confesercenti e le altre associazioni a pubblicare le puntualizzazioni sulla Manifestazione del giorno 27 luglio, atteso che le posizioni del “neo–cartello” associativo, espresse nel comunicato, contengono in parte le stesse rivendicazioni avanzate dal movimento MARCIA per la CULTURA e LAVORO nei confronti dell’Ente preposto per le politiche di programmazione del settore turistico; e che richiamiamo al fine di rinfrescare la memoria, ed aiutare a superare la confusione, quali: 

  • Le disattenzioni della Regione Basilicata nei confronti del territorio della provincia di Matera travolto dagli effetti drammatici del covid-19 manifestate dall’assenza di programmazione per riavviare e rilanciare la filiera del turismo in generale e di quello culturale in particolare;
  • La mancata adozione di provvedimenti efficaci per garantire collegamenti intra ed extra provinciali e regionali che consentano ai visitatori di raggiungere senza difficoltà località cittadine, costiere e delle aree interne;
  • La inadeguatezza della campagna di promozione turistica di Matera e della sua provincia;
  • L’inefficacia di risorse e di misure consistenti per venire incontro alle difficoltà gestionali degli operatori alle prese con gli effetti di una crisi senza precedenti;
  • La mancata convocazione di un Tavolo di concertazione più volte invocato per individuare con urgenza le azioni necessarie per mettere in sinergia il potenziale storico, naturalistico, culturale e ambientale del territorio;
  • L’assenza di un confronto al riguardo con le parti sociali (sindacali, datoriali, di settore, associazioni culturali, sportive e del volontariato) e con le istituzioni presenti sul territorio.

Alla luce di quanto suddetto, dobbiamo constatare che le associazioni afferenti il “neo-cartello”, evidentemente si sono “distratte al bivio” perché prima di arrivare alla Manifestazione del 27 luglio sono stati organizzati due incontri pubblici aperti a tutti che hanno visto la presentazione di un documento ed un dossier, elaborati e discussi, in riunioni congiunte, con il contributo di tutte le associazioni (comprese alcune facenti parte del “neo–cartello”), ed approvati infine democraticamente; documenti che purtroppo non hanno avuto risposte da parte del Presidente della Giunta Regionale Bardi.

Rileviamo inoltre ulteriore confusione nel comunicato, allorquando vengono lanciati messaggi contraddittori e autoreferenziali, da un lato conciliativi e rassicuranti come:  “non si vuole mettere in campo nessuna polemica con le sigle sindacali promotrici dell’iniziativa …. “; e di “essere convinte che bisogna lavorare tutti insieme per riportare la necessaria attenzione sul turismo del nostro territorio ….”; e dall’altro finalizzati ad arrogarsi il diritto della primogenitura asserendo che: “ …… un tema così importante non ci si possa improvvisare con proposte non condivise con gli operatori”.

Infine, è il caso di ricordare, Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera, unitamente alle rappresentanze del mondo imprenditoriale, professionale, associativo, personalità della cultura e cittadini  del Comune e Provincia di Matera, già a partire dal 2014, anno della designazione di Matera – Capitale europea della cultura – nell’INTERESSE GENERALE (ivi compreso quello delle associazioni di categoria che operano nel settore turistico) hanno organizzato innumerevoli iniziative di proposta e di confronto attraverso la campagna di mobilitazione della  “MARCIA per la CULTURA e il LAVORO” (convegni, dossier, cortei, documenti, proposte, ecc. ) nel tentativo di direzionare gli Enti preposti a mettere in campo interventi organici necessari per strutturare per tempo la FILIERA del TURISMO.

Evidentemente le associazioni afferenti il “neo–cartello”, forse perché impegnate nelle loro specifiche e settoriali attività, hanno ritenuto, in questi anni, che occuparsi di programmazione nel TEMPO dell’ORO significava perdere tempo e denaro: una sottovalutazione politica e di mancata lungimiranza che devono innanzi tutto spiegare ai loro associati. 

E che non possono rinfacciare a chi, nell’interesse generale, con notevole sforzo organizzativo, sta cercando di focalizzare il tema della salvaguardia e valorizzazione del turismo, anche culturale, nella nostra regione, offrendo una “piattaforma” di confronto, di proposta e di “azione” a tutti, nessuno escluso, compresi i componenti del “neo-cartello”.

CGIL

Eustachio Nicoletti

CISL

Giuseppe Amatulli

Uil

Bruno Di Cuia

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