BasilicataPolitica

Uil Fpl chiede tutele e garanzie per i lavoratori del San Carlo per la fase2

Con l’inizio della “fase due” nell’Azienda sanitaria San Carlo di Potenza si riprenderanno le attività fino ad ora ridotte o sospese. La Uil Fpl, proprio in vista dell’apertura di tutte le prestazioni (ambulatoriali e programmate), chiede, che si operi nella massima sicurezza. Fino ad ora l’attività ordinaria è stata sospesa o ridotta al minimo, ma d’ora in avanti, con l’apertura delle attività ambulatoriali e delle attività programmate, che dovranno far fronte all’arretrato oltre all’ordinario, si chiede che siano applicate in modo rigoroso tutte le norme sulla sicurezza e che le prestazioni specialistiche vengano fatte eventualmente non ogni dieci minuti, ma ogni quaranta minuti per dare la possibilità di areare i locali.

E’ fondamentale inoltre fornire i dati numerici e logistici sulla disponibilità e collocazione dei Dpi, in coordinamento con gli Rls Aziendali. La Uil Fpl chiede altresì un impegno maggiore dalla della Task Force Regionale. Mancano, alle porte della fase due, risposte sul quantum del personale da impiegare e, soprattutto, l’immediato rientro delle unità infermieristiche e di supporto mobilitate nelle Unità operative Covid. Occorre ripristinare le Unità operative accorpate durante questa emergenza, che stanno determinando molte difficoltà sia per gli utenti che per i lavoratori.

E’ necessario, inoltre, programmare il consumo giornaliero dei Dpi, e iniziare a discutere sul Contratto Decentrato in applicazione del nuovo contratto nazionale. Non si può più procrastinare il confronto e la contrattazione aziendale. Ad oggi non è stata fornita la quota dei fondi contrattuali dell’anno 2020. La scrivente chiede una risposta celere per il personale che si sta dedicando al massimo, per poter contrattare, la maggiore retribuzione dei turni notturni e festivi prevista dal nuovo Ccnl 2016 2018, i tempi di vestizione e svestizione, la tariffa della pronta disponibilità, l’orario di lavoro e le fasce di flessibilità, il welfare integrativo e la nuova progressione anno 2020.

Inoltre occorre saldare la produttività anno 2019 e la progressione economica anno 2019, che andrebbero corrisposte con la buste paga di giugno e di luglio 2020. I lavoratori non hanno pregiudizi così come non pretendono lettere di encomio, ma efficienza ed efficacia su tutele e garanzie contrattuali giuridicamente previste. Non possiamo nemmeno permettere che l’emergenza possa rimandare tali problematiche, anzi deve consentire la condivisione massima di ogni difficoltà per il loro superamento con ogni forma di accoglienza, e senza manifestare reazioni risentite verso le preoccupazioni dei lavoratori, che continuano tutti a operare in uno scenario di rischio biologico, di disagio e di stress lavorativo comunque aumentati, tra l’altro fra congedi ordinari bloccati dai Dpcm”.

Se l’inizio della pandemia ha colto tutti impreparati (e comunque il sistema ha retto bene) con la nuova fase che in questi giorni andremo ad affrontare, quello che chiedono i lavoratori è che l’Azienda dovrà lavorare su un modello organizzativo in coordinamento con i rappresentanti sindacali. Lo dimostrano le migliaia di operatori sanitari contagiati in tutta Italia. La discussione maggiore che dovremo riuscire ad affrontare con l’ Azienda San Carlo, nonché con il responsabile della sicurezza, riguarda la protezione delle vie respiratorie con i DPI.

Basta la mascherina chirurgica? Oppure è necessario invece il filtrante facciale FFP2? Le mascherine chirurgiche sono sempre state classificate come dispositivi medici fino all’entrata in vigore del DL n. 18 del 17/3/20”. Tuttavia le prove sperimentali hanno ampiamente documentato e confermato che sia la capacità filtrante sia la tenuta alla penetrazione lungo i bordi, sono di gran lunga maggiori negli FFP2. Anche se il filtrante facciale ha un costo maggiore nella valutazione complessiva, bisogna tener conto della gravità della patologia da prevenire. La ripresa delle attività non potrà prescindere prima di tutto dalla dotazione adeguata di DPI. In particolare le mascherine FFP2/FFP3 dovranno essere immediatamente disponibili per tutti i casi di positivi confermati, probabili o sospetti Covid-19.

Dopo questo chiediamo l’avvio della contrattazione integrativa decentrata, con particolare riguardo all’applicazione dell’articolo 7 del nuovo CCNL con la nomina dei componenti dell’organismo paritetico che, tra le altre cose, si potrà occupare di sicurezza sul lavoro e di riduzione del rischio clinico (legge 24/2017). Alle porte, seppur in maniera graduale, di una riapertura generalizzata sia degli ospedali, ma anche del mondo del lavoro, con il Coronavirus che ancora oggi circola negli ambienti sanitari permane l’incertezza e la paura di essere ancora contagiati”.

Giuseppe Verrastro segretario regionale aggiunto Uil Fpl

Sarli Gerardo segretario organizzativo Uil Fpl

Francesco Gamma segretario Aziendale Uil Fpl

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *