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Un iter per portare proposte. Pensiamo Basilicata sul tavolo Obiettivo 2012

Intraprendere un percorso finalizzato a ricondurre le tematiche espresse dalle associazioni datoriali che hanno sottoscritto il manifesto “Pensiamo Basilicata” a proposte da valutare all’interno della discussione della Cabina di regia di “Obiettivo 2012”. E’ quanto hanno concordato, questa mattina, il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo e le stesse organizzazioni nel corso di un incontro che si è tenuto presso la Presidenza della Regione Basilicata. Il presidente e i sottoscrittori del manifesto hanno concordato anche un iter finalizzato a ricondurre ad unità il ragionamento, che vedrà le sigle datoriali impegnate in una ulteriore fase di confronto al termine della quale le esigenze rappresentate nel manifesto dovranno essere meglio definite e tradotte in proposte operative realizzabili nel breve periodo (lo spirito di Obiettivo 2012 è quello di mettere subito in campo misure di sostegno allo sviluppo) per essere quindi sottoposte agli Uffici regionali al fine di una valutazione tecnico-politica che preluderà all’inserimento delle stesse proposte nell’agenda di lavoro della “Cabina di regia” che governa l’intesa “Obiettivo 2012”. Quest’ultima, intanto, continuerà ad essere attiva nella realizzazione delle misure già programmate, alla definizione delle quali, così come da tempo deciso, parteciperanno anche le associazioni che hanno sottoscritto il documento.

Quello di oggi tra De Filippo e le sigle imprenditoriali è stato un confronto pienamente franco produttivo. Le associazioni presenti hanno ricordato che, in totale, rappresentano circa l’80 per cento del tessuto imprenditoriale lucano ed hanno manifestato la volontà di procedere unitariamente nel confronto, per contribuire a superare il momento di grave difficoltà che sta attraversando la comunità di Basilicata. In proposito si sono dette disponibili a raccogliere l’appello lanciato dal presidente De Filippo, che ha chiesto di concentrarsi sulle azioni possibili da mettere in campo, con la consapevolezza che non tutto potrà essere fatto. “Sicuramente – ha detto De Filippo – può essere più appagante, in termini di apprezzamento da parte della Comunità, lavorare facendosi interpreti del clima negativo che esiste, piuttosto che impegnandosi a risolvere ciò che al nostro livello può essere risolto. Perche dobbiamo avere la consapevolezza che noi tutti insieme non possiamo capovolgere il destino di questa regione se l’Italia e l’Europa non capovolgeranno il loro, ma questo è un motivo in più per dire le cose come stanno e affrontare e risolvere ciò che possiamo affrontare e risolvere, perché diversamente non ne usciamo”. Da parte di De Filippo c’è stato quindi un invito a lavorare in un’ottica di razionalizzazione “che deve partire dalla politica, così come da noi è già partita – ha detto – ma deve estendersi ad eliminare tutte le sacche di inefficienza e privilegio che il sistema Basilicata può avere, per dare più energie alle forze produttive”.

Il tavolo ha anche esaminato le misure già messe in campo con “Obiettivo 2012” esprimendo un giudizio positivo, e le difficoltà su cui lavorare. Sotto questo aspetto, in particolare, l’accento è stato posto sui problemi creati dal patto di stabilità. “Purtroppo – ha spiegato De Filippo – i tentativi fatti da Basilicata e altre Regioni di far escludere dal computo i soldi relativi al cofinanziamento dei programmi europei non è stato accolto dal Governo, ma il fatto di essere una Regione con un sistema pubblico ordinato ci garantisce forme di intervento sul disagio, con sistemi di garanzia dei crediti, impossibili per altre Regioni. E anche su questo abbiamo fatto quanto era nella nostra possibilità, riuscendo a far reggere complessivamente il sistema. E in questo, abbiamo fatto la scelta anche di misure che garantissero una tenuta della Regione sul piano sociale, perché solo in questo clima è possibile pensare a mettere in campo iniziative di sviluppo”.

Le organizzazioni imprenditoriali, dal canto loro, hanno detto di condividere l’impostazione indicata dal presidente assicurando che faranno giungere proposte operative in linea con gli indirizzi concordati a strettissimo giro.

 

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