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Una nuova politica per il verde urbano della città di Matera

I lavori che in questi giorni a Matera stanno interessando la Pineta comunale del Parco del Castello rappresentano una prima azione utile a migliorare la qualità del verde urbano e a garantirne una sua fruizione in sicurezza, soprattutto per mamme e bambini, afferma Carmine Cocca Presidente della Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Basilicata. L’asportazione di piante secche, malate o pericolanti, che purtroppo sono presenti in maniera diffusa nella città di Matera a causa di errati interventi cesori del passato o dell’assenza, pressoché totale, di normali cure colturali prescritte dalle buone pratiche agronomiche, rappresenta la miglior forma di prevenzione rispetto ai pericoli di caduta che, alla luce degli ultimi eventi atmosferici calamitosi, rappresentano una incombente minaccia per i suoi abitanti.

Il lavoro in via di completamento sulla Pineta evidenzia l’utile approccio che hanno avuto due colleghi agronomi che, in momenti diversi, hanno evidenziato la necessità di interventi su piante da tempo secche (ben quattro) o pericolanti e si sono assunta la responsabilità di decretarne l’abbattimento. Peraltro tali interventi consentiranno una sicura ripresa vegetativa di altre piante di pino (questa volta domestico) e di querce di recente poste a dimora.

Esiste da tempo, continua Carmine Cocca, un lavoro di monitoraggio sul verde urbano commissionato dal Comune di Matera, che necessita di continuo aggiornamento per poter intervenire prontamente sulle piante deperienti e per poterle, forse, in qualche caso ancora salvarle. E’ necessaria, pertanto, una nuova fase di gestione del verde che deve trovare i modi e le risorse per garantire la sostituzione di piante morte e deperienti con nuovi esemplari idonei ad inserirsi negli ecosistemi cittadini. Bisogna rispondere con una nuova forma di pianificazione territoriale che metta al centro del dibattito il “destino del verde urbano cittadino” anche alla luce del dibattito che in questi giorni esiste sul piano casa. Tale azione risulta necessaria per agevolare quell’equilibrio ambientale, che parte dagli ecosistemi cittadini e si allarga alle aree contermini, e che potrebbe diventare determinante nel migliorare la qualità della vita in città e, non escluso, un elemento aggiuntivo di qualità al buon esito della candidatura della città a Capitale Europea della Cultura “Matera 2019”.

Si invita, pertanto, l’Amministrazione Comunale ad aprire un confronto con l’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali per assicurare una svolta nella pianificazione del verde urbano, ritenendo di dover porre l’accento che l’importanza dei parchi cittadini si basa anche e forse soprattutto sull’arredo verde determinato dagli alberi, dagli arbusti e dalle fioriture (a tal proposito si fa rilevare che al contrario di altre città, è raro trovare nelle aree pubbliche, essenze erbacee poliennali che sono quelle che garantiscono più di altre le fioriture stagionali) più che su interventi strutturali (percorsi, muretti, parapetti etc.) che, seppur importanti, devono costituire un utile elemento di integrazione nel più generale progetto del parco. Si constata, invece, che normalmente prevalgono, in termini di budget di spesa, le opere edili ed al “verde” vengono destinate somme insufficienti oppure, in alcuni casi, piuttosto limitate.

Per tale ragione, conclude Cocca, si invita l’Amministrazione comunale a valutare meglio le soluzioni progettuali proposte chiedendo ai progettisti, ove possibile, opportuni miglioramenti. In fondo, il cittadino che va in un parco pubblico ha l’aspettativa di immergersi nel verde e non nel “cemento” delle numerose e spesso inutili opere che, ovviamente, non sono state “pensate” dall’Amministrazione in carica.

Sarebbe utile aprire un confronto con le parti politiche e le associazioni ambientaliste per la messa a punto di grande progetto ambientale per la città di Matera che attui una ricucitura funzionale delle diverse aree verdi per poi convergere nell’attuazione di un sistema di parchi, di sicuro interesse per la comunità.

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