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Vertenza Salento Energia, scongiurata la mobilità per un terzo dei lavoratori

Si allontana lo spettro della mobilità, anticamera del licenziamento, per 20 dei 62 dipendenti dell’impresa “Nuova Salento Energia”, Società in house della Provincia di Lecce. L’accordo è stato chiuso oggi nella sede della Prefettura del capoluogo salentino dall’impresa e da Regione Puglia, Prefettura, Provincia di Lecce e Organizzazioni sindacali. La Società in house si è dunque impegnata a revocare la procedura di mobilità. Un risultato ottenuto grazie all’atteggiamento responsabile dei sindacati ma soprattutto al sacrificio dei dipendenti di Nuova Salento Energia, che hanno acconsentito ad una riduzione dell’orario di lavoro.
Ne dà notizia l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone, che sottolinea: “La prospettiva ora è che le iniziative messe in campo dalla Regione con l’introduzione del Catasto energetico regionale producano nuove opportunità e dunque riducano i tempi del sacrificio dei lavoratori, portando rapidamente la società ad un riequilibrio finanziario che rilanci le attività e determini il pieno impiego di tutta la forza lavoro”.
L’accordo di oggi fa seguito al protocollo d’intesa siglato il 24 settembre scorso. In quella circostanza si convenne di insediare un tavolo tecnico tra Regione Puglia, Provincia di Lecce, Organizzazioni sindacali e Nuova Salento Energia coordinati dalla Prefettura di Lecce, per definire la necessità di un piano industriale, presentato dalla Società in house, che, attraverso il contenimento dei costi e nuove iniziative sostenute dalla Regione, scongiurasse il pericolo della mobilità e quindi del licenziamento dei venti dipendenti.

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