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Via Iacoviello. Una storia infinita

Quando dicevamo che la vicenda di via Iacoviello avrebbe avuto dei “costi” non mentivamo.
Mentiva chi, invece, pur sapendolo ammetteva che tutta l’operazione (compresa la posa in essere dei pali per la “nuova” e deleteria circolazione stradale) non avrebbe avuto alcun costo per i santermani.
A smentire il sindaco D’Ambrosio, dunque, non è il sottoscritto bensì le carte.
Con determinazione n. 1415 del 10 novembre 2015 il comune di Santeramo ha dunque impegnato la cifra di € 3.000,00 per la nomina del legale difensore nel ricorso pendente presso il TAR Puglia presentato dai commercianti di via Iacoviello contro la scellerata ordinanza n. 36 del 10 agosto 2015, con la quale venne attuato lo scellerato piano ordito dal sindaco di cambiare la circolazione in via Iacoviello e nelle strade ad essa collegata.
Nulla di anormale. È la prassi in casi simili. Il problema, dunque, dov’è?
L’udienza di discussione, presso il TAR, per la richiesta di sospensione presentata assieme al ricorso si è svolta 2 giorni dopo la celebrazione del consiglio comunale avente ad oggetto, appunto, la questione di via Iacoviello e la relativa revoca dell’ordinanza oggetto del ricorso.
In virtù dunque dell’atto di indirizzo espresso nel consiglio comunale e della volontà di revocare l’ordinanza già manifestata da più esponenti della maggioranza prima della celebrazione dell’udienza al TAR si sarebbe potuto tranquillamente evitare un esborso economico.
In parole povere abbiamo pagato 3mila euro solo per far dire ad un Avvocato che il Comune intende revocare l’ordinanza e che quindi non c’è motivo di far causa.
Contattare i cittadini di via Jacoviello ed il loro Avvocato chiedendo semplicemente “scusa” a costo zero, era troppo complicato per l’orgoglio ferito di un politico che non riesce ad ammettere la bruciante sconfitta?
Perché dunque l’orgoglio e la testardaggine di un uomo devono costare a tutti noi 3mila euro?
Esiste un organo giudiziario per verificare queste spese: la Corte dei Conti!
Cosa direbbero i Magistrati contabili sulle “allegre pazze spese” del nostro Comune?
Ma tutta questa “querelle” di via Jacoviello non era stata annunciata come priva di spese per la collettività? Se deve essere così bene: diteci soltanto chi paga per tutto questo, ci basta solo saperlo perché, caro Sindaco, “u just s’ paje”.
Giovanni Riviello – Consigliere Comunale Noi con Salvini èPolitic@

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