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Viabilità, 48 milioni per arginare la minaccia di frane e dissesti

L’intervento a monte, prima che frane, distaccamenti di rocce e intemperie possano compromettere ulteriormente il sistema della viabilità, è una priorità stabilita nella programmazione delle infrastrutture viarie regionali. Ecco perché la Regione Basilicata, d’intesa con la Provincia di Potenza e con la Provincia di Matera, su questo ha avviato un vasto programma di intervento che ora troverà ristoro grazie ai fondi riprogrammati recentemente dal Cipe e finanziati con il Fondo di sviluppo e coesione 2007/2013. 48 milioni di euro sono destinati al sostegno di interventi per la tutela e la salvaguardia della viabilità. In particolare, per prevenire situazioni di crisi acuta e di rischio, è prevista la realizzazione di una serie di interventi preventivi a difesa della viabilità di livello provinciale con soluzioni tecniche di consolidamento delle paratie esistenti, drenaggi, regimentazione delle acque, protezione di caduta massi, sistemazione degli alvei in corrispondenza delle opere più a rischio e consolidamento di tratti in frana.

Il programma è stato presentato questa mattina durante una conferenza stampa dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, dai presidenti delle Province di Potenza e di Matera, Piero Lacorazza e Franco Stella, alla presenza degli assessori regionali alle Infrastrutture e al Lavoro, Agatino Mancusi e Vincenzo Viti, del direttore generale del dipartimento presidenza della Giunta, Angelo Nardozza. L’ampio programma di intervento è reso necessario perché il territorio della Basilicata evidenzia forti criticità in relazione a fenomeni di dissesto idrogeologico. Per questo la Regione considera prioritarie le politiche per la difesa del suolo e per la prevenzione dei rischi naturali. A tal fine, all’interno di un vasto programma di interventi che sarà implementato con altre misure, sono previsti progetti non solo finalizzati alla prevenzione dei rischi ma anche alla riqualificazione strutturale e funzionale della rete ecologica e dei sistemi ambientali, prevedendo anche a tutela di più ampi ambiti che coinvolgono la salvaguardia della flora e della fauna negli ambiti boschivi e sulle rive dei corsi d’acqua. Il territorio della Basilicata evidenzia forti criticità in relazione a fenomeni di dissesto idrogeologico che possono determinare, ed hanno determinato negli ultimi anni, notevoli problemi alle infrastrutture viarie regionali con altissimi costi economici per le comunità interessate da tali fenomeni, che hanno a volte condizionato anche la fruibilità turistica di alcune note località. Risultano anche particolarmente elevati i costi finanziari di ripristino che sono moltiplicati dalla necessità di procedere con urgenza per ripristinare le condizioni di transito minimali. Ecco perché si è ritenuto necessario un intervento di prevenzione attraverso un complesso di interventi di mitigazione dei rischi e a tal fine le due Province hanno attivato con i dipartimenti di competenza del Cnr e dell’Università degli studi della Basilicata, studi finalizzati ad individuare una strategia tecnica di intervento innovativa e di alta efficacia.

La Provincia di Matera ha programmato interventi pari a 20 milioni di euro che interessano la quasi totalità dei comuni materani suddivisi per cinque macro aree. Il reticolato di strade di competenza della provincia, su cui ricadranno le misure finalizzate alla salvaguardia e alla tutela della viabilità, attraversa i comuni di Matera, Pomarico, Miglionico, dove sono previste le seguenti opere di protezione della sede stradale: muri di sostegno, gabbionate, paratie e opere di regimazione idraulica: fossi di guardia e adeguamento tombini. Sulla viabilità che connette Tricarico, Irsina, Grassano e Grottole saranno effettuati, invece, interventi in corrispondenza di frane diffuse: drenaggi, gabbionate, muri in cemento armato anche su pali. Tra Stigliano e la Montagna materana si interverrà in corrispondenza di frane diffuse con drenaggi, gabbionate, terre armate, muri in cemento armato e paratie. Lungo le strade tra Pisticci e il Metapontino sono previsti gabbionate e fossi di guardia. Sul reticolato di strade che attraversa l’area di Tursi e del basso Sinni sono previsti interventi di consolidamento delle pendii: muri, gabbioni, chiodatura pareti, palificate e opere di regimazione idraulica quali drenaggi e fossi di guardia. Con l’obiettivo di individuare specifici interventi finalizzati alla mitigazione del rischio la provincia di Matera e l’Università degli studi della Basilicata hanno sottoscritto un’apposita convenzione finalizzata a valutare il grado di esposizione al rischio idrogeologico della rete stradale della Provincia di Matera e a definire azioni tese alla mitigazione del rischio.

28 milioni di euro per 64 interventi. Questa la previsione della spesa e delle opere sulla rete stradale di competenza della Provincia di Potenza, che troverà conferma successivamente allorquando sarà precisato il riparto dei fondi per ogni singolo intervento.

Per arginare il rischio derivante da fenomeni di dissesto idrogeologico sono previsti interventi di consolidamento con paratia di pali, opere di sostegno, drenaggi, regimazione acque, consolidamento per la protezione di caduta massi, recuperi statici di ponte.

Dal Nord a Sud della Basilicata, saranno attivati interventi per ripristinare disagi alla viabilità vecchi e nuovi. Tra i principali interventi, per citarne alcuni, vi sono gli adeguamenti della provinciale Porto di Maratea, la Potenza-Giuliano, Castelmezzano Pietrapertosa, Vietri-Picerno-Potenza. Con l’obiettivo di corroborare gli interventi sotto il profilo tecnico, la Provincia di Potenza ha adottato uno studio, commissionato all’Università della Basilicata (Dipartimento di Ingegneria e Fisica dell’Ambiente) e al Cnr (Istituto di Metodologie per l’Analisi ambientale, che mira alla definizione dello stato di dissesto idrogeologico e strutturale e valutazione del rischio idrogeologico combinato (frane ed alluvioni) e del relativo grado di esposizione della rete stradale della Provincia di Potenza. Si tratta di uno strumento a supporto delle decisioni di pianificazione segnatamente all’analisi delle conseguenze di un evento naturale su un sistema territoriale.

 

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