BasilicataCultura

Videouno realizza un video sulla figura di Giovanni Battista Pentasuglia

Il 17 marzo del 2011 è stato inaugurato un busto in bronzo nella villa comunale. Un anno dopo, in occasione della giornata conclusiva dedicata alle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, la società di produzione e comunicazione Videouno ha prodotto e realizzato un documentario sulla figura di Giovanni Battista Pentasuglia. Nato a Matera nel 1821, fu l’unico materano che partecipò alla spedizione dei Mille. Una tipica figura risorgimentale che unì emblematicamente nella stessa persona la capacità di pensiero e azione divenendo un punto di riferimento a livello nazionale per quanto riguarda la telegrafia, la più moderna tecnologia dei suoi tempi, ma pronto a prendere le armi per contribuire a unificare il suo Paese.

Oltre che alla spedizione dei Mille, Pentasuglia partecipò anche alle tre guerre d’Indipendenza, dopo aver mosso i primi passi nel seminario materano di via Ridola, a Palazzo Lanfranchi, una delle scuole di formazione più note e a livello meridionale. Per le sue riconosciute capacità, gli fu consentito di proseguire gli studi a Napoli, città dalla quale iniziò la sua intensa vita che lo portò a Torino, dove conseguì la laurea in fisica e dove, quale massimo esperto della materia dei suoi tempi, divenne punto di riferimento per schiere di giovani che da lui appresero i segreti della telegrafia. Sono solo alcuni brevissimi cenni su una figura della storia locale che ora, per meglio comprenderne il profilo, può contare su una serie di documenti inediti e di grande interesse messi a disposizione dai suoi discendenti materani e romani, in buona parte proposti nel documentario che nasce da un’idea di Pasquale Doria. E’ il giornalista che ha rintracciato diversi materiali d’archivio inediti, ora visibili e filmati da Michele Buono nel lavoro dello staff di Videouno al quale, tra gli altri, prendono parte alcuni discendenti di Pentasuglia, nonchè, nel ruolo di storico lucano, l’attuale sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Giampaolo D’Andrea.

 

 

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