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A Villa d’Agri l’assemblea dei lavoratori del raggruppamento RINA-SIS

Si è svolta presso il Centro Sociale di Villa d’Agri, l’assemblea dei lavoratori del raggruppamento temporaneo d’impresa RINA-SIS coinvolti nel cambio di appalto relativo ai servizi di sicurezza presso il centro olio di Viggiano, specificata come commessa di attività “Servizio di supervisione HSE presso i luoghi di lavoro facenti capo al DIME”. Lo rendono noto i sindacati Filctem-Cgil  Femca-Cisl  Uiltec-Uil, spiegando che “i lavoratori, conseguentemente a quanto emerso dall’iniziativa pubblica di dibattito e confronto svoltasi con i Sindaci della Val d’Agri presso il Centro Sociale di Viggiano in data 5 aprile e all’assemblea sindacale del 7 aprile, hanno sottoscritto una petizione indirizzata alla committente ENI e ai Sindaci della Val d’Agri”, nella quale si richiede numeri certi sul piano occupazionale, l’applicazione del CCNL Energia e Petrolio e la salvaguardia economica dei trattamenti retributivi.
“L’assemblea dei lavoratori – aggiungono i sindacati – preso atto che a distanza di un mese dall’incontro effettuato il 6 aprile scorso presso Confindustria Basilicata in attuazione di quanto previsto dal protocollo di sito in occasione dei cambi di appalto, nel quale è stato richiesto dalle OO.SS. la presenza al tavolo della committente ENI per definire il numero degli occupati avendo l’impresa aggiudicataria dichiarato una disponibilità numerica inferiore rispetto al numero dei lavoratori attualmente impegnati, e questo pur in presenza di un ampliamento delle attività affidate, inoltre, alla luce dell’assenza di risposte da parte dell’ENI alle richieste contenute nella petizione sottoscritta dai lavoratori RINA-SIS, nonché anche in relazione a imposizioni ai lavoratori di turnazioni anomale e contrattualmente irregolari da parte delle aziende RINA e SIS, l’assemblea dei lavoratori ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di categoria di CGIL-CISL-UIL, di attivare le procedure di raffreddamento presso il Prefetto, previste dalle leggi 83/2000 e 146/1990,  per dichiarare lo stato di agitazione dei lavoratori finalizzato alla  proclamazione dello sciopero, nonché ogni utile iniziativa di coinvolgimento e sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle Istituzioni a tutti i livelli”.

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