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Xylella, Emiliano relatore alla Conferenza delle Regioni

La Conferenza delle Regioni italiane ha oggi espresso all’unanimità – su richiesta del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che era relatore del punto all’ordine del giorno – parere contrario all’introduzione del comma 9 all’articolo 12 del D.M. del 19 giugno 2015, avente per oggetto le deroghe al divieto di spostamento di piante nella zona infetta da Xylella. Nello specifico il Governo, al fine di velocizzare la cantierizzazione dell’approdo del Gasdotto TAP, ha trasmesso alla Conferenza Stato-Regioni la bozza del decreto ministeriale che conteneva la possibilità di spostare temporaneamente le piante “specificate” (cioè infettabili da Xylella) e dunque anche le piante di ulivo, all’interno della zona infetta da Xylella per realizzare opere di pubblica utilità.
La Conferenza delle Regioni ha espresso parere contrario rilevando che tale deroga non può che essere concessa per opere progettate in modo definitivo nella loro interezza. Più in particolare, la Conferenza delle Regioni ha richiesto che, ove il Governo decida di intervenire formalizzando il decreto, introduca le seguenti modifiche che renderebbero impossibile spostare gli ulivi per opere di pubblica utilità non interamente progettate in modo definitivo ed interamente sottoposte a VIA:
1) Che l’opera autorizzata con procedura di VIA abbia un livello di progettazione esecutiva e sia immediatamente cantierabile;
2) Che si sia adempiuto a tutte le prescrizioni rinvenienti dal decreto di VIA e che la relativa verifica di ottemperanza sia stata asseverata da tutti gli enti competenti;
3) Che l’opera oggetto di autorizzazione sia coerente con il contesto ambientale e paesaggistico, ovvero con ulteriori opere “tecnicamente connesse che dovessero risultare necessarie all’esercizio dell’opera autorizzata.
“La Puglia e tutte le regioni italiane – dichiara il presidente Emiliano – hanno dunque fatto il loro dovere verificando l’operato del Governo ed esprimendo parere contrario all’inserimento di norme che facilitano la realizzazione di opere non interamente progettate e non sottoposte nella loro interezza alla valutazione di impatto ambientale, come nel caso del gasdotto TAP che – ove fossero accolte le proposte sopra indicate – non avrebbe la possibilità di ottenere lo spostamento di ulivi nella zona infetta. La Regione Puglia si riserva inoltre di valutare, ove il decreto fosse comunque emesso senza accogliere le suddette proposte, l’impugnazione dello stesso davanti all’autorità giudiziaria”.

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