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In Basilicata, il presidente di Granaloro Granlatte, Gianpiero Calzolari

La ripresa del comparto agroalimentare lucano, settore trainante per l’economia del territorio, cammina inevitabilmente sulle gambe di una progettualità di ampio orizzonte che sopperisca ai ritardi accumulati in decenni di mancata riforma in materia. Il contesto straordinario in cui si trova oggi la Basilicata, grazie sia alle opportunità derivanti da Matera capitale europea della cultura 2019 che alla nuova programmazione europea in fase di avvio, configura le condizioni per  intercettare il vettore dello sviluppo in maniera definitiva. Per questi motivi, i rappresentanti dell’Alleanza delle cooperative della Basilicata (il presidente Paolo Laguardia e i copresidenti Giuseppe Suanno e Donato Semeraro) hanno ospitato, il 7 dicembre a Potenza, il presidente di Granarolo/Granlatte Gianpiero Calzolari in un incontro in due tempi: il primo, in mattinata, con i vertici regionali della cooperazione, il professor Giovanni Quaranta, coordinatore del corso di laurea in economia dell’Unibas, e con l’assessore regionale al ramo Luca Braia; nel pomeriggio con i rappresentanti di Agrinsieme, il coordinamento che rappresenta, insieme alle cooperative dell’Alleanza, le aziende di Cia, Confagricoltura e Copagri.

Granarolo è controllata dalla cooperativa Granlatte e in Basilicata raccoglie la produzione di 39 soci che le conferiscono 323mila ettolitri all’anno di latte, pari all’8% del trasferimento totale italiano all’azienda e a oltre il 35% dell’intera produzione lucana. Alla crisi del consumo di latte, il gruppo risponde con una politica espansiva che punta alla differenziazione di prodotto e alla conquista di quote del mercato internazionale da parte di quella che è sempre stata definita “la banca del latte italiana”, per un fatturato annuo di oltre un miliardo di euro. Proprio il rapporto già forte e leale con i produttori lucani, sottolineato anche dall’assessore Braia, e la capacità di penetrare i mercati, limite con cui l’agricoltura lucana si è sempre scontrata, rappresentano il valore aggiunto che Granarolo può apportare all’implementazione di nuovi progetti. Dall’incontro sono già emerse le prime proposte: un progetto integrato di filiera sul latte caprino; lo studio per avviare in Basilicata una produzione di latte biologico, al momento del tutto assente in Italia; un paniere di prodotti tipici lucani da poter introdurre nei canali di vendita di Granlatte; un incremento del servizio di assistenza agli allevatori; lo studio di un prodotto lucano specifico, ad alto contenuto innovativo, da contestualizzare e proporre nell’ambito di Matera 2019.

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