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‘Carnevale Rionese’, la Pro Loco cittadina presenta la maschera antropologica ‘Türdei’

«In realtà, il Carnevale sta in un luogo che non è alcun luogo
e in un tempo che non è alcun tempo,
anche quando quel luogo sono le piazze principali di una città
e quel tempo è riportato sul calendario ecclesiastico.
Perché le piazze, i viali e le strade della città diventano il rovescio del loro io quotidiano».
(Victor Turner – Antropologia della performance, Il Mulino 1993)

Carnevale è da sempre per i bambini sinonimo di divertimento, oltre che momento ideale per sperimentare il piacere di stare insieme agli altri in allegria. Travestirsi ed interpretare ruoli diversi soddisfa la loro esigenza di fantasticare e promuove lo sviluppo della creatività. Dal punto di vista più strettamente antropologico, invece, sono note le varie implicazioni rituali del carnevale, dove trovano spazio le singole identità culturali e le singole rappresentazioni dell’individuo all’interno della società d’appartenenza e dove la maschera stessa rappresenta un sentire dell’animo umano speculare della propria dimensione culturale. La maschera così intesa diviene allegoria che nasconde una verità e allo stesso tempo la rivela come nessun altro simbolo potrebbe.
Con questa convinzione, la Pro Loco di Rionero ha redatto un progetto che costituisce l’opportunità per conoscere meglio le usanze del territorio in cui viviamo, dove il Carnevale vanta un’antica tradizione.
La presentazione della maschera antropologica ‘Türdei’, si terrà giovedì 25 febbraio, alle ore 10, presso l’Aula Magna del Liceo Artistico di Rionero – IIS ‘G. Fortunato’. Alla cittadinanza e agli alunni sarà dato di conoscere il “Turdêi” (persona stupida/sciocca in dialetto nostrano), il ‘diavolo’ del Vulture che con i campanacci e la forca di legno spaventava i bambini della nostra città nel periodo del Carnevale. Al convegno di presentazione parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni scolastiche e politiche comunali e interverranno esperti della tematica, quali il Prof. F. Felice Mirizzi, Docente di Antropologia Culturale presso l’Università di Basilicata, e il Prof. Mauro Corona, storico e ricercatore tra i più fervidi sostenitori del recupero della maschera rionerese. Il convegno intende costituire un momento di riscoperta di un ulteriore tassello di quel ricco e prezioso mosaico, rappresentato dalle tradizioni delle nostra terra.

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