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Cancellati due murales storici a Satriano di Lucania

Qualche giorno fa, due tra i più importanti murales di Satriano sono stati coperti a causa di lavori di manutenzione di una casa privata. Da un giorno all’altro è sparito un monumento storico, un simbolo per tutta la comunità. Sui social network è esplosa la polemica indirizzata prevalentemente contro i proprietari dell’abitazione accusati di essere “insensibili”. La realtà è un’altra. Il gruppo consiliare Satriano 2050 ha preso tempo per approfondire la questione ed ora è in grado di fare chiarezza sull’accaduto e inchiodare l’amministrazione comunale alle proprie, gravi, responsabilità.
Prima di tutto bisogna fare un passo indietro e dire che, da quando si è iniziato a dipingere murales sulle facciate delle case private dei satrianesi fino ad oggi, non è stato mai redatto un regolamento comunale che disciplinasse questo rapporto. Ogni anno il Comune di Satriano investe migliaia e migliaia di euro per dipingere nuovi murales sulle facciate delle case private senza avere un briciolo di garanzia sull’opera.Tutte le amministrazioni, nessuno, fino all’inconsistente Pascale si è preoccupato di risolvere la questione. Veniamo ai fatti.
L’11 Febbraio 2015 (avete letto bene, 2015) i proprietari della casa hanno la premura, la sensibilità, la responsabilità di protocollare (n.833 dell’11/02/2015) e comunicare ufficialmente al sindaco, all’amministrazione comunale e all’ufficio tecnico la propria decisione di realizzare il “cappotto” esterno alla propria abitazione e che questi lavori avrebbero potuto coprire i due murales. Nella stessa missiva i proprietari si rendono disponibili a trovare una adeguata soluzione per salvare le opere e suggeriscono la nota tecnica dello “strappo” nella quale i murales vengono staccati temporaneamente al fine di facilitare il rifacimento delle finiture esterne.
Quale è stata la risposta dell’amministrazione? Nulla, nulla di nulla. Dopo quattordici mesi di silenzio, a fine Aprile 2016, il sindaco convoca una riunione dei capigruppo, con la partecipazione del segretario comunale, ufficialmente per chiedere consigli alla minoranza in realtà per renderli corresponsabili delle loro inadempienze. Satriano 2050, da minoranza responsabile, in quell’occasione gli ha detto che un gemellaggio, cioè quello con Diamante, non serve solo per fare pubblicità, ma anche e soprattutto per scambiarsi opinioni e trovare delle soluzioni simili alle problematiche comuni. Abbiamo consigliato di chiedere al Comune di Diamante come ha risolto tale problema, visto che nel 2013 hanno lavorato al regolamento sui murales, per disciplinare il rapporto tra il Comune e il privato cittadino almeno per il futuro. Hanno contattato il Comune di Diamante? Chi lo sa!
Con o senza il regolamento comunale, l’amministrazione aveva la piena capacità, il tempo e responsabilità di intervenire. Basti pensare che nell’estate 2015 sono stati realizzati decine di enormi nuovi murales e non hanno mosso un dito per salvare quelli storici, infatti la questione era sul tavolo del sindaco dall’inverno precedente. Ora che è stata fatta chiarezza su quanto accaduto, invitiamo il sindaco e tutta la sua amministrazione a chiedere scusa pubblicamente per questo ennesimo fallimento maldestramente nascosto dietro le solite bugie. Li invitiamo a chiedere scusa ai proprietari dell’abitazione ingiustamente messi al patibolo e a tutta la popolazione per avergli sottratto un simbolo identitario.

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