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Mattarella firma il decreto che dice addio a Equitalia

Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto “disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” che dice addio a Equitalia , agli interessi di mora e sulle multe. Equitalia sarà soppressa a decorrere dal 1 luglio 2017 e al suo posto viene istituito un ente pubblico economico denominato “Agenzia delle entrate-Riscossione”. Il decreto prevede la “definizione agevolata” dei carichi affidati alla riscossione di Equitalia dal 2000 al 2015: i debitori potranno estinguerli senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora, e potranno dilazionare il pagamento di quanto dovuto in quattro rate. La terza rata entro il 15 dicembre 2017 e la quarta entro il 15 marzo 2018. Alle multe per violazioni al codice della strada saranno cancellati i soli interessi. Per quanto riguarda la procedura di collaborazione volontaria, il decreto stabilisce la riapertura dei termini per le violazioni commesse fino al 30 settembre 2016: sarà possibile avvalersi della “voluntary disclosure” fino al 31 luglio 2017. Abbandonata invece l’ipotesi dell’imposta forfait al 35% sul contante da regolarizzare. Il decreto, inoltre, contiene misure per il potenziamento della riscossione e per il recupero dell’evasione, nonché delle disposizioni sul credito d’imposta.

Dalla rottamazione delle cartelle di Equitalia e dal sistema di “definizione agevolata” l’erario conta di ottenere un gettito di 2 miliardi. I contribuenti che sceglieranno di rottamare le proprie cartelle Equitalia potranno pagare l’importo dovuto in quattro rate. “Relativamente ai carichi inclusi in ruoli, affidati agli agenti della riscossione negli anni dal 2000 al 2015, i debitori possono estinguere il debito senza corrispondere le sanzioni incluse in tali carichi, gli interessi di mora, ovvero le sanzioni e le somme aggiuntive, provvedendo al pagamento integrale, anche dilazionato, entro il limite massimo di quattro rate”.

Per informazioni: Avvocato  tributarista Giuseppe Fausto Di Pede   avv.dipede@libero.it

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