Politiche 2018: Vincerà la verità e la competenza?

Il concetto non cambia, l’economia si sviluppa se vengono fatti gli investimenti, che determinano ricchezza, la cui redistribuzione favorisce tutti. La finanza alimenta ricchezza, ma viene redistribuita a pochi.

Sono concetti economici, che dovrebbero diventare i capisaldi di tutte le compagini politiche, ma volutamente tralasciati. E sembra sempre più utopico pensare ad un mondo dove tutti pagano le tasse, in proporzione al proprio reddito, magari con una percentuale minore. Si pensa al recupero dell’evasione fiscale, ai condoni fiscali ed edilizi quasi a significare che sia normale evadere, realizzare abusi, tanto serve per recuperare risorse.

Abbiamo bisogno che la politica si riappropri della sua funzione, che sia credibile ai cittadini, e che quindi svolga la sua attività di “visione” temporale. Ma per fare questo occorre che metta in campo competenza nella gestione della cosa pubblica, evitando gli errori che hanno portato il nostro territorio da rappresentativo dell’intero continente euroasiatico del periodo dell’impero romano a fanalino di coda, insieme con la Grecia, in Europa. Occorre cambiare il verso, recuperando il gap accumulato, moltiplicando gli sforzi e evidenziando il buono che il popolo italiano ha da sempre avuto. Occorre che una cabina di regia illuminata, con competenze e professionalità riesca a programmare sul medio-lungo periodo la rinascita dell’Italia.

La tribuna politica abbia inizio e spero prevalga quella forza politica che metta in campo quell’onestà politica e capacità prospettica necessaria al buon governo, ma che anche l’elettorato sia maturo a queste scelte.

Natale Lucarella