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19° anniversario per la strage di via D’Amelio

“Un eroe ucciso dalla mafia e dalla politica” sono queste le parole che scandiscono la giornata odierna, per ricordare a 19 anni di distanza la morte del giudice Paolo Borsellino. Sono le stesse parole del giudice che anticipavano una verità assoluta: “Politica e Mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio. O si mettono d’accordo o si fanno la guerra”. Paolo Borsellino magistrato coraggioso ma scomodo, ha pagato con la vita la sua testardaggine di lavorare contro il “sistema” per un mondo migliore, con lui cinque agenti persero la vita nella strage di via D’Amelio: Emaluela Loi, Agostino Catalano, Walter Cosina, Vincenzo Li Muli e Claudio Traina.

Il sacrificio di Paolo Borsellino e della sua scorta impegna tutti e le istituzioni ad opporsi a forme di collusione e alla pervasività della mafia. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato alla signora Agnese Borsellino nell’anniversario del vile e tragico attentato di mafia.

“La strage rappresentò il culmine di una delle fasi più gravi e inquietanti della sanguinosa offensiva della criminalità organizzata contro le istituzioni democratiche. Con l’attentato di via D’Amelio si volle colpire sia un simbolo della causa della legalità che, con rigore e abnegazione, stava svolgendo indagini in grado di piegare le più agguerrite forme di delinquenza sia un uomo che, con il suo esempio di dedizione e la sua dirittura morale, stava mobilitando le migliori energie della società civile dando a esse crescente fiducia nello stato di diritto. A diciannove anni di distanza, il sacrificio di Paolo Borsellino richiama la magistratura, le forze dell’ordine e le istituzioni tutte a intensificare – con armonia di intenti e spirito di effettiva collaborazione – l’azione di contrasto delle mafie e delle sue più insidiose forme di aggressione criminale. Quel sacrificio impegna inoltre le istituzioni e la collettività tutta a uno sforzo convinto e costante nell’opporsi – come dissi anche lo scorso anno – “ad atteggiamenti di collusione e indifferenza rispetto al fenomeno mafioso” e alla sua pervasività. Con questo spirito e con l’auspicio che dalle nuove indagini in corso venga al più presto doverosa risposta all’anelito di verità e giustizia su quanto tragicamente accaduto, rinnovo con animo commosso a lei, cara signora, ai suoi figli e ai famigliari degli agenti caduti, i sentimenti di gratitudine, vicinanza e solidarietà miei e dell’intero Paese”, conclude il Presidente.(DD)

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