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2 giugno a Matera, De Ruggieri: “Celebriamo la Repubblica ma difendiamola dagli attacchi del sovranismo regionale”

“Non possiamo, nel momento in cui celebriamo la nascita della Repubblica Italiana, non segnalare il tentativo di eutanasia dell’Unità del Paese attraverso lo strumento di un sovranismo regionale che calpesta i principi fondanti della nostra Costituzione”.

E’ il messaggio lanciato dal Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, durante la celebrazione della Festa della Repubblica.

“Il 2 giugno di 73 anni fa, nasceva la Repubblica – ha proseguito De Ruggieri – come elemento di comunione degli italiani. Si sanciva l’unità solidale del Paese, come celebra l’iscrizione su una targa in bronzo esposta nella Sala della Lupa di Montecitorio.

Alcide De Gasperi nel parlare della Repubblica invitava a tenere alti i livelli di responsabilità e ad identificarla con il concetto di democrazia. Perché, se nessuno può contestarne la definizione, data da Lincoln, come governo del popolo, dal popolo e per il popolo, nel concreto ci sono spesso pericoli che si manifestano in maniera quasi nascosta. E il pericolo di questi giorni è quello che viene da un regionalismo a geometria variabile, che pretende che i diritti costituzionali (salute, istruzione, cultura) vengano riconosciuti a seconda del gettito fiscale di ogni territorio.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Solidarietà politica, economica e sociale – ha rimarcato De Ruggieri – recita l’articolo 2 della Costituzione. Qualcuno vuol rompere questo disegno di unità del Paese sancito dalla nostra Costituzione. E noi abbiamo il dovere di essere sentinelle di fronte a questo pericolo. Ecco perché da Sindaco di Matera, Capitale europea della Cultura, mi sento di invitare tutti i Parlamentari, i Presidenti delle Regioni, delle Province e i Sindaci a contrastare questo disegno, a fare in modo che il sovranismo regionale non passi e a ritrovare il senso di comune appartenenza alla Nazione. Celebriamo la Repubblica- ha concluso – ma difendiamola dagli agguati che le vengono tesi”.

2 giugno, De Ruggieri: celebriamo la Repubblica ma difendiamola dagli attacchi del sovranismo regionale

“Non possiamo, nel momento in cui celebriamo la nascita della Repubblica Italiana, non segnalare il tentativo di eutanasia dell’Unità del Paese attraverso lo strumento di un sovranismo regionale che calpesta i principi fondanti della nostra Costituzione”.

E’ il messaggio lanciato dal Sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, durante la celebrazione della Festa della Repubblica.

“Il 2 giugno di 73 anni fa, nasceva la Repubblica – ha proseguito De Ruggieri – come elemento di comunione degli italiani. Si sanciva l’unità solidale del Paese, come celebra l’iscrizione su una targa in bronzo esposta nella Sala della Lupa di Montecitorio.

Alcide De Gasperi nel parlare della Repubblica invitava a tenere alti i livelli di responsabilità e ad identificarla con il concetto di democrazia. Perché, se nessuno può contestarne la definizione, data da Lincoln, come governo del popolo, dal popolo e per il popolo, nel concreto ci sono spesso pericoli che si manifestano in maniera quasi nascosta. E il pericolo di questi giorni è quello che viene da un regionalismo a geometria variabile, che pretende che i diritti costituzionali (salute, istruzione, cultura) vengano riconosciuti a seconda del gettito fiscale di ogni territorio.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. Solidarietà politica, economica e sociale – ha rimarcato De Ruggieri – recita l’articolo 2 della Costituzione. Qualcuno vuol rompere questo disegno di unità del Paese sancito dalla nostra Costituzione. E noi abbiamo il dovere di essere sentinelle di fronte a questo pericolo. Ecco perché da Sindaco di Matera, Capitale europea della Cultura, mi sento di invitare tutti i Parlamentari, i Presidenti delle Regioni, delle Province e i Sindaci a contrastare questo disegno, a fare in modo che il sovranismo regionale non passi e a ritrovare il senso di comune appartenenza alla Nazione. Celebriamo la Repubblica- ha concluso – ma difendiamola dagli agguati che le vengono tesi”.

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