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27 aprile, sciopero nazionale dei lavoratori agricoli e forestali

“Nonostante ci siano stati due incontri, il 18 e 19 aprile scorsi rispettivamente presso il Ministero delle Politiche Agricole e con il Ministro del Welfare Elsa Fornero, le Organizzazioni Sindacali di Categoria Nazionali hanno confermato lo sciopero generale nazionale di 8 ore, venerdì 27 aprile prossimo, dei lavoratori agricoli, forestali, dei Consorzi di Bonifica, dell’Associazione allevatori e del Corpo Forestale dello Stato, contro una serie di provvedimenti previdenziali e assistenziali posti in essere dal Governo Monti e contro inadempienze contrattuali e gestionali dello stesso Governo, delle Regioni e delle controparti datoriali.

E’ inaccettabile il tentativo di destrutturare il lavoro agricolo, con l’uso dei cosiddetti voucher che riguardano la tutela di rapporti non regolamentati contrattualmente e concessi senza limitazioni a tutte le tipologie d’impresa. Il rischio che ciò comporta è la soppressione di diritti che oggi sono maturabili nei primi 90 o 120 giorni lavorativi, essendo sostituiti con voucher rapportabili al limite massimo di 5 mila euro per ogni singolo lavoratore.

Da quanto appreso in questi ultimi giorni, in maniera più specifica, il nuovo trattamento che, nelle idee del Governo, dovrebbe sostituire l’indennità di disoccupazione con i requisiti ridotti (mini Aspi, ovvero assicurazione sociale per l’impiego), comporterà una riduzione media dell’indennità spettante ai numerosi lavoratori oltre il 30% rispetto a quella attuale. Inoltre, il nuovo sistema di calcolo dei contributi figurativi potrebbe comportare un forte taglio, della prestazione pensionistica, fino al mancato raggiungimento del diritto alla stessa.

Sui versanti forestazione e territorio, i rispettivi lavoratori sono mortificati e lasciati al proprio destino, sottovalutando che si tratta di personale specializzato e di risorsa umana spendibile contro i rischi di calamità e di degrado ambientale. Analogo discorso per i dipendenti degli uffici territoriali per la Biodiversità, con l’aggravante che il Corpo Forestale dello Stato da oltre cinque anni ci impedisce il rinnovo del contratto di lavoro di secondo livello. Ai dipendenti dei Consorzi di Bonifica si vuol imporre il congelamento del Contratto di lavoro e del salario per un anno, in tal modo cercando maldestramente di camuffare mancata oculatezza amministrativa e gestionale degli stessi.

Tra gli allevatori, infine, c’è particolare sofferenza e scoramento, perché manca una strategia di futuro per la zootecnia italiana. Le proposte dei due Ministeri e quindi del Governo a questo punto, non lasciano alcun dubbio, vengono colpiti migliaia di lavoratori di quasi tutti i settori produttivi!

La Fai Cisl e le altre organizzazioni sindacali vuol contrastare la logica perversa del recupero di risorse finanziarie a danno dei lavoratori ed a scapito dei loro diritti. Anche da Taranto, dunque, venerdì 27 prossimo partiremo con almeno cinque pullman alla volta di Bari, dove ci sarà un concentramento unitario di almeno 5 mila lavoratori dei nostri settori, provenienti da tutta la Puglia.”

Antonio Castellucci – Segretario Generale Fai Cisl Taranto

 

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