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3,8 milioni di ore di cig maturate in Basilicata nei primi 11 mesi del 2017

“Sono oltre 3 milioni 800 mila le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni in Basilicata nei primi undici mesi (gennaio-novembre) 2017 con un incremento del 23,1% rispetto allo stesso periodo del 2016. L’incremento più consistente – rileva l’11esimo Rapporto Uil sulla cassa integrazione – si registra per la cig ordinaria (1 milione 850mila ore, 151%) e la cig in deroga (290 mila ore, più 131,9%) mentre la cig straordinaria (1 milione 660 mila ore) segna un decremento del 25,3%. Complessivamente i posti di lavoro salvaguardati  nella nostra regione sono 2.033 (989 ordinaria, 889 straordinaria e 155 deroga), 381 in più del periodo gennaio-novembre 2016”.
“Con i dati di novembre – è scritto nel Rapporto – è già possibile avere una fotografia annuale dell’andamento delle richieste di cassa integrazione. I dati sono da una parte confortanti poiché nel periodo gennaio-novembre risultano autorizzate complessivamente nel Paese 331,2 milioni di ore (un numero che è il più basso dall’inizio della crisi) ed in flessione del 38,8% rispetto allo stesso periodo del 2016; ma, dall’altra, reputiamo che il forte calo, dovuto in maniera più evidente alla riduzione della cassa integrazione straordinaria (-42,3%), non sia l’effetto di un buono stato di salute delle imprese, quanto dell’aumento dei costi dell’ammortizzatore sociale, prodotti dalla Riforma. Un’interpretazione dei dati che trova in parte riscontro nella contestuale crescita delle domande di disoccupazione.
Siamo in presenza di una contrazione di ore generalizzata, poiché investe tutte le gestioni, le tre macro aree e la gran parte delle Regioni (con la sola eccezione di Puglia e Basilicata).
Nonostante la riduzione  la cassa integrazione continua, anche in questi mesi caratterizzati da una lieve ma costante crescita economica,  a svolgere un importante ruolo di contenimento della disoccupazione (negli 11 mesi del 2017 ha mediamente salvaguardato 177 mila posti di lavoro) ed è per tale motivo che andrebbero rivisti alcuni aspetti che la rendono troppo onerosa rispetto ad un potenziale ingresso del lavoratore in disoccupazione, come purtroppo sta avvenendo. In particolare è opportuno che prosegua, con più forza, il processo di revisione , soprattutto per la Cassa Straordinaria, delle regole che la stanno rendendo difficilmente utilizzabile (costo, durata, procedure). Sarà, questo uno dei temi sul fronte lavoro nella prossima legislatura”.

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