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4 novembre a Matera

E’ stata la Banda del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco a ‘ricordare’ il 4 novembre, giorno dell’Unità Nazionale e Festa delle Forze Armate. Anche Matera, quindi, come gli altri capoluoghi, ha reso omaggio ai suoi caduti. Dopo l’esibizione di ieri sera presso il cineteatro Duni, questa mattina il corpo musicale, composto da 65 unità e diretto dal Maestro Donato Di Martile, ha sfilato in parata per le vie cittadine, con partenza da piazza Pascoli ed arrivo in piazza V. Veneto.

Il programma prevedeva alle ore 10,30 la deposizione di una corona d’alloro al Cippo in via Lucana, seguita dal raduno in piazza Pascoli della autorità e delle associazioni d’arma. Poi, giunti in piazza V. Veneto, la deposizione delle corone al Monumento ai Caduti ed il rituale dell’alza bandiera.
Nella centralissima piazza sono intervenuti Franco Lisanti, Orfano di guerra in rappresentanza delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma; Rocco Mianulli, Consigliere Nazionale Associazione Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra; un rappresentante degli studenti; Giovanni Monteleone, Prefetto di Matera; Franco Stella, Presidente Provincia di Matera e Salvatore Adduce, Sindaco di Matera. Monteleone, inoltre, ha letto un messaggio di Giorgio Napoletano, nel quale il Capo dello Stato ha ricordato i caduti, che hanno sacrificato la loro vita per dare all’Italia il carattere libero e democratico di cui gode oggi. Non vanno dimenticati i giovani impegnati nelle missioni umanitarie in aree critiche, un impegno concreto verso la costruzione di un mondo più stabile e pacifico.
Il Capitano della Compagnia di Matera, Paolo Sampataro, ha letto il testo del Ministro della Difesa, Ignazio La Russa, il quale ha ricordato la figura delle forze armate, “elemento fondante per costruire il processo unitario e consolidare nel tempo quel patrimonio di identità che oggi rappresenta una realtà condivisa per tutti gli Italiani”
Anche alcune scuole cittadine, come l’ITIS Pentasuglia e il Liceo Scientifico, hanno partecipato alla manifestazione, per far si che anche gli studenti riflettano sul significato profondo dell’essere e del sentirsi parte di una nazione per la quale molti italiani hanno servito la loro patria in armi.

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