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Acquedotto Pugliese, indagato l’ex amministratore unico Monteforte

Ivo Monteforte, ex amministratore unico di Acquedotto Pugliese, è indagato per truffa e peculato dalla Procura di Bari. All’ex manager vengono contestati acquisti di natura personale per poche migliaia di euro (bottiglie di vino e oggetti di arredamento) inseriti nelle note spese e non restituiti alla scadenza del mandato, e rimborsi per pasti consumati in località che Monteforte non avrebbe mai raggiunto. L’indagine è affidata alla Guardia di Finanza.
Monteforte ha guidato Aqp fino a novembre 2012, quando è stato licenziato in tronco per aver stabilizzato il direttore generale Massimiliano Bianco, a sua volta sottoposto a procedimento disciplinare nel luglio 2013, proprio per le note spese di Monteforte. Bianco, fresco di nomina come amministratore delegato di Iren (una multiutility quotata in Borsa), pur dichiarandosi estraneo al caso rimborsi, capì che era venuto meno il rapporto di fiducia e preferì presentare le dimissioni. Monteforte, invece, ha impugnato il licenziamento.

Oltre allo stipendio (191mila euro lordi l’anno, più circa altri 55mila come dirigente della controllata Pura Dep) Monteforte aveva a disposizione un appartamento nel centro di Bari da 2.500 euro al mese, un’Audi A6 station wagon con autista e il rimborso delle spese di rappresentanza.

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