BasilicataPolitica

Addio FLI

Sparisce anche il FLI dalla geografia della politica pisticcese. E questo nonostante un successo elettorale di rilievo che aveva fatto dei finiani un punto di riferimento della politica locale, dove aveva dato vita ad una opposizione tenace e costruttiva tendente soprattutto al rilancio del territorio in tutte le sue componenti sociali, economiche e culturali. I consigli direttivi dei circoli FLI di Pisticci e Marconia, convocati in seduta plenaria, presenti anche il vicepresidente provinciale di Matera Sisto, e di Generazione Futuro Quinto, oltre al coordinatore cittadino Domenico Lazazzera, al termine di un ampio dibattito hanno scelto una strada diversa e deliberato all’unanimità di rassegnare le dimissioni da tutte le cariche del partito sia a livello locale, che provinciale e nazionale, decretando così in buona sostanza la chiusura della stagione politica di FLI a Pisticci e nel Metapontino. Una decisione certamente sofferta e meditata, anche il relazione all’importante e ultima performance elettorale amministrativa quando il partito finiano aveva conseguito un eccellente quattordici per cento dei suffragi, miglio successo elettorale in tutta Italia. Ma il gruppo ben collaudato ed entusiasta di simpatizzanti, amici ed iscritti, nel segno della reciproca stima e fiducia, non intende vanificare quanto di positivo ha finora realizzato, e per questo darà vita ad un movimento civico, attento alle problematiche della comunità locale e regionale, vigile osservatore , per valutare con prudenza quanto si muove nel panorama politico nazionale. “La decisione di abbandonare il Fli -si legge in una nota- era ormai diventata un atto dovuto ed inevitabile a causa della evidente inattività politica del movimento, sia a livello nazionale oltre che regionale, e della incapacità di confronto nella costituzione del nuovo soggetto politico denominato “lista Monti” , movimento questo, che avrebbe dovuto rappresentare la vera novità politica nel consolidato panorama dei partiti e delle tradizionali coalizioni nazionali, movimento questo, che si presenta invece, alla opinione pubblica, come semplice sommatoria di rappresentanti di associazioni, movimenti, pezzi di partiti e della cosiddetta società civile e di quel “partitino dei carini” dei montezemolini. La scelta verticistica di fusione a freddo, avvenuta senza un necessario confronto con la base, così come le candidature calate dall’alto, con ingombranti presenze a capolista, pronti nella quasi improbabile elezione a scippare un seggio alla nostra regione ed alla nostra comunità politica, per tornare a Roma, senza vincolo morale di mandato territoriale .La composizione delle stesse liste, seguite da poco più del nulla politico, e da presenze sempre frutto di ottuse scelte, determinate dal vecchio metodo del manuale Cencelli, spesso composte da persone poco radicate con il territorio e che, riteniamo, ben poco potranno dare in termini di consenso, ci confermano il fondato sospetto che sia sprecata un’altra opportunità per rinnovare davvero la politica oltre che con le persone anche nei metodi e nella partecipazione.” Sono questi alcuni tra i motivi più importanti che hanno indotto i dirigenti del FLI di Pisticci-Marconia a rassegnare le dimissioni dall’assemblea nazionale, dal direttivo provinciale e dai circoli cittadini e di restituire tutte le tessere del partito.

Giuseppe Coniglio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *