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Agricoltura tra semplificazione, velocizzazione della spesa e nuovo Psr

Nuova linfa vitale per l’agricoltura. Il settore primario in Basilicata può generare occupazione e posti di lavoro, mantenendo la coesione sociale e l’identità del territorio. Il Dipartimento regionale alle Politiche Agricole e Forestali ha lavorato, in questo scorcio di legislatura, puntando principalmente su tre obiettivi: velocizzare la spesa del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 alle ultime battute, incentivare le organizzazioni dei produttori e preparare i primi bandi del nuovo Psr che porta in dote all’agricoltura lucana risorse pari a 680 milioni di euro.
Sono queste le priorità sottolineate dall’assessore Michele Ottati e dal dirigente generale del Dipartimento, Giovanni Oliva, che oggi, insieme ai dirigenti degli uffici agricoli Fernanda Cariati, Giuseppe Eligiato, Ermanno Pennacchio e Rocco Vittorio Restaino. hanno incontrato i giornalisti per spiegare le attività svolte, ma soprattutto quelle da mettere subito in campo. L’appuntamento con la stampa segue le riunioni operative tenute dal presidente Pittella nei vari dipartimenti regionali per stabilire le priorità e le modalità di lavoro e ne rende noti i contenuti.
L’assessore Ottati ha rimarcato come in questi mesi siano stati fatti molti passi in avanti per “sburocratizzare la macchina amministrativa”. Si è trattato di un passaggio fondamentale, utile per dare risposte veloci al mondo agricolo, non perdere tempo prezioso in procedimenti farraginosi e mettere in moto gli investimenti in agricoltura.
Il piano di sviluppo rurale, sia quello attuale che la programmazione futura, sono al centro dell’attività del Dipartimento “in una visione generale – ha sottolineato il direttore Oliva – che recepisce le istanze delle imprese e del territorio e le trasforma in azioni concrete e possibili”.
Per ciò che concerne il Psr 2007-2013, grazie a un’intensa interlocuzione e all’invio di un dossier dettagliato ai servizi della Commissione europea, si è riusciti ad evitare il disimpegno automatico di 6 milioni e 700 mila euro per le difficoltà incontrate dalle aziende, colpite dal susseguirsi di eventi calamitosi, ad effettuare gli investimenti. Si sta, inoltre, lavorando al raggiungimento del target di spesa annuale attraverso il completamento della rendicontazione di 57 milioni di euro. Per velocizzare la spesa e semplificare le procedure, è stato dato il via libera a nuovi strumenti, tra cui l’approvazione di bandi e lo scorrimento di graduatorie con determinazione dirigenziale e il ricorso all’overbooking finanziario. Così si è riusciti a finanziare altri 60 progetti di investimento presentati dai giovani agricoltori, rimettendo in circolo 10 milioni di euro per l’ammodernamento e l’innovazione tecnologica delle aziende.
E, ancora, un’accelerazione alle istruttorie pendenti, caratterizzate da particolari criticità ha consentito di sbloccare progetti di investimento per altri 10,3 milioni di euro. Favoriti anche i progetti delle pubbliche amministrazioni destinatarie dei bandi, con una procedura che permette l’abbattimento dell’Iva per gli obiettivi da realizzare.
Quanto al prossimo Psr, si è riusciti a presentare nei termini il documento programmatico alla Commissione europea, che dovrebbe rispondere in breve tempo. I primi bandi potrebbero essere pronti già a febbraio 2015. Diverse sono le iniziative per valorizzare i prodotti lucani, in particolare l’olio e il vino, rafforzando il ruolo dell’Enoteca regionale. Ma è importante intervenire anche sulla commercializzazione, iniziando dai cosiddetti “esercizi di prossimità” e dagli agriturismi, in cui si dovrà giungere a consumare e vendere solo ciò che è coltivato in azienda.
“Stiamo cercando – ha detto ancora l’assessore – di immettere sul mercato parecchi milioni di euro per favorire l’agricoltura e nello stesso tempo fare in modo che si produca e che si vendano prodotti lucani anche in Basilicata”.
In questo senso, è decisivo poter organizzare i produttori, che sono alla base della futura Politica agricola comunitaria, in quanto “senza organizzazioni di produttori – ha rimarcato Ottati – non c’è filiera e non c’è prodotto di qualità”. L’assessore, in conclusione, ha evidenziato le altre questioni decisive per rilanciare l’agricoltura. Tra queste, quella dell’accesso al credito per le imprese agricole.

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