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Al via il processo agli ex vertici della Banca Popolare di Bari coinvolti nel “crac” del gruppo Fusillo di Noci

Con le richieste di costituzione di parte civile delle curatele fallimentari delle società della nuova gestione della Banca popolare di Bari e di
quattro azionisti, è cominciato davanti al Tribunale di Bari il processo nei confronti di 14 imputati, accusati di bancarotta fraudolenta e autoriciclaggio relativi al crac delle due società del gruppo imprenditoriale ‘Fusillo’ di Noci. I giudici, su richiesta delle parti civili, hanno disposto anche la citazione dell’istituto di credito come responsabile civile.
Il processo si celebra nella struttura di via Dioguardi e non è tra quelli rinviati per l’emergenza sanitaria dato che tre imputati sono sottoposti a misura cautelare, ovvero Gianluca Jacobini, ex condirettore generale della Popolare di Bari, Nicola Loperfido, ex responsabile della Direzione Business, e l’imprenditore Girolamo Stabile.
Gli avvocati difensori di Jacobini e Loperfido hanno annunciato che depositeranno nei prossimi giorni istanza di revoca degli arresti domiciliari, cui sono sottoposti dal 29 settembre 2020. Nel processo sono imputati anche l’ex presidente della banca, Marco Jacobini, sottoposto alla misura interdittiva, otto imprenditori e altri ex dirigenti dell’istituto di credito, tra i quali l’ex ad Giorgio Papa.
Stando alle indagini della Guardia di Finanza gli imprenditori, con la complicità dei vertici della banca, avrebbero dissipato i beni aziendali con cessioni di quote e immobili per almeno 93 milioni di euro fino al 2019 e accumulato debiti stimati in circa 430 milioni di euro. Si torna in aula il 18 maggio.

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