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Albina Colella al presidio di Pisticci: “Fate bene a preoccuparvi”

“La vostra è una battaglia sacrosanta, fate bene a preoccuparvi perché è in ballo il diritto alla salute”, così Albina Colella, docente di Geologia presso l’Università degli Studi della Basilicata, ha salutato l’iniziativa delle associazioni e dei cittadini che da 3 giorni hanno dato vita ad un presidio permanente in piazza Umberto I a Pisticci, per sensibilizzare la popolazione sulle questioni ambientali più urgenti. Nel corso della chiacchierata, che ha visto la partecipazione di un pubblico numeroso, la docente ha espresso i suoi timori per le varie problematiche che si registrano sul territorio: “La situazione di Pisticci mi spaventa molto sia perché negli ultimi decenni ha accumulato una serie di criticità ambientali, sia perché oggi si trova al centro dello smaltimento dei reflui petroliferi, ovvero la fase più pericolosa e impattante delle attività di estrazione”.

Prima di lasciare Pisticci, la docente ha esortato i presenti a non arrendersi, a chiedere con forza azioni risolutive e ad informarsi e informare, perché “più si conosce, meglio ci si difende”.

Dopo aver registrato la solidarietà della professoressa Colella, i volontari in presidio continuano ad incassare la vicinanza di tanti altri soggetti che operano a vario titolo sul territorio. Tra questi, i componenti della band bernaldese Esquelito, che a partire dalle ore 20:00 saranno in piazza Umberto I per un live informale in acustico. Le melodie viscose e ballabili delle loro canzoni saranno la colonna sonora di una serata in cui si darà spazio anche all’intrattenimento.

Intanto salgono a 30 le sigle aderenti al Coordinamento di associazioni e cittadini che da giovedì presidia ad oltranza un luogo simbolo della comunità, dopo aver avanzato delle richieste ben precise in relazione ai reflui industriali trattati in Valbasento, all’incidente avvenuto il 14 novembre scorso all’oleodotto Monte Alpi–Taranto in territorio di Pisticci, e al decreto Sblocca Italia. Mentre prosegue l’attività di sensibilizzazione da parte dei volontari, sale anche il numero di firme – già più di 700 – raccolte a sostegno della petizione popolare rivolta al Governatore lucano Marcello Pittella, chiamato dai cittadini ad impugnare il decreto Sblocca Italia che facilita eccessivamente l’iter delle attività estrattive, accentrando le competenze in materia di autorizzazioni.

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