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Ancora una settimana per Hans Richter al MIG

Rimarrà aperta fino a sabato prossimo, 16 aprile 2016, la mostra che il MIG. Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella” – Atelier “Guido Strazza” di Castronuovo Sant’Andrea, dedica all’opera grafica di Hans Richter quale primo grande omaggio al movimento dada, in occasione del suo centenario. Numerosi i visitatori che, in occasione del ponte pasquale, hanno raggiunto Castronuovo e hanno avuto la possibilità di approfondire la conoscenza dell’artista attraverso le sue opere grafiche, la lettura dei cataloghi e dei libri sull’argomento disponibili in biblioteca e la visione dei film in dotazione del museo.
Figura di spicco dell’avanguardia del secolo scorso, Hans Richter ha esercitato il suo talento e la sua creatività in un’infinita varietà di campi, dalla pittura al disegno, dal cinema alla scrittura, dall’editoria all’insegnamento, collaborando e dialogando con alcuni tra i principali esponenti dell’arte del suo tempo, da Marcel Duchamp a Kazimir Malevic, da Theo van Doesburg a Kurt Schwitters, da Max Ernst a Sergej Ejzenštejn. Dopo una prima parentesi figurativa e gli esordi espressionisti nella Berlino dei primi anni dieci, è stato, accanto a Tzara, Ball, Arp e Janco, uno dei protagonisti più geniali della straordinaria stagione del Dadaismo zurighese. Fin dall’inizio, la sua ricerca si volse all’esigenza di articolare lo spazio figurativo in un movimento che uscisse dai limiti della tela, interessi che lo portarono all’analisi e all’utilizzo di forme semplici e pure, duttili elementi in espansione e contrazione con cui dare nuovo ritmo alla visione del reale. Iniziò, dunque, a comporre continue variazioni di un tema visivo che, nelle varie tavole, si sviluppava, prendeva rilievo, si muoveva. Decisivo, per queste sue ricerche, fu l’incontro, nel 1918, con il pittore svedese Viking Eggeling, insieme al quale realizzò un tipo di “pittura in continuità” mediante l’elaborazione di un rotolo disegnato e dipinto che precede le sperimentazioni filmiche in ambito artistico.
Tra i suoi primi esperimenti filmici, vanno ricordati una serie di brevissimi cortometraggi prodotti in pieno clima Dada (Rhytmus 21, 23, 25), il famoso Vormittagsspuk (1928), musicato da P. Hindemith, Inflation (1927-28), l’incompiuto Metall (1931-34), Dreams that Money Can Buy (I sogni che il danaro può comprare), premiato alla mostra di Venezia nel 1947, dove riunì attorno a sé M. ErnstF. LégerM. RayM. Duchamp e A. Calder, Forty Years of Experiment, 1961.
La sua vasta produzione artistica abbraccia vari settori dell’arte, non ultimi l’incisione e la litografia che la mostra opportunamente seleziona per rileggere la parabola creativa di un artista poliedrico e le grandi tematiche che hanno percorso le avanguardie del Novecento.

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