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Appello urgente a mobilitarsi per la riapertura dei Cras lucani

I Centri di Recupero Animali Selvatici (CRAS) della Basilicata sono tutti senza convenzione dallo scorso anno. E così, tra mille difficoltà e sacrifici, hanno arrangiato come hanno potuto fino alla chiusura.

Ma gli animali selvatici, di cui molti appartenenti a specie protette, non smettono di ferirsi. Ed è nel periodo primaverile, nel periodo della riproduzione, che si verificano più numerosi i casi in cui moltissimi esemplari subiscono le disavventure più disparate, dai pericoli della strada alle nidiate abbandonate o alla caduta dai nidi.

Tutti i lucani devono sapere che se trovassero un animale selvatico in difficoltà NON potrà essere curato in Basilicata perchè i Centri di Recupero Animali Selvatici SONO CHIUSI!

La materia , dopo anni di rimpallo con la Provincia, compete alla Regione Basilicata la quale  oggi tarda a stipulare le convenzioni con i CRAS.

Cosa fare allora? Finchè persiste questa incresciosa (e dannatamente ricorrente) situazione, i cittadini che si trovassero a soccorrere un animale selvatico, per legge, sappiano che va consegnato ai Vigili Urbani i quali, è bene chiarirlo,  sono OBBLIGATI A PRENDERSENE CURA ai sensi dell’art. 10 L.R. 2/95 per consegnarli al Centro più vicino che, allo stato dei fatti, è il CRAS di Bitetto (BA).

Occorre risolvere una volta per tutte e con massima urgenza la precarietà dei Centri di Recupero Animali Selvatici con un provvedimento strutturale.   La Regione Basilicata  deve riconoscere i CRAS ed offrire loro una convenzione  su base almeno quinquennale, adeguatamente accompagnata da risorse proporzionate al  lavoro e al servizio svolto. Cinque anni sono appena sufficienti per uscire dall’incertezza e programmare un minimo di futuro per gli animali selvatici e per i loro “angeli custodi” che impeccabilmente hanno sempre offerto il loro servizio per la conservazione della fantastica biodiversità lucana.
Per quanto riguarda il Comune di Matera, occorre specificare che nell’anno della Capitale della Cultura ha finanziato il CRAS di S. Giuliano sopperendo alla carenza regionale ma questa lodevole iniziativa non deve consentire al Sindaco di lavarsi le mani rispetto ad un problema che è diventata emergenza.  In particolare i grillai (Falco naumanni) che a Matera formano la loro più numerosa colonia, sono in piena fase riproduttiva e qualcuno ha già iniziato la cova. A breve assisteremo alle consuete cadute dei pulli dai nidi oltre ai numerosi incidenti degli individui adulti.  Il Regolamento  comunale per il Benessere e la Tutela degli Animali – Art 11 al comma2 recita: “ […] il ritrovamento di esemplari di Falco grillaio e di eventuali altre specie appartenenti alla fauna selvatica in difficoltà e non autonomi va tempestivamente segnalato al comando della Polizia Locale […] che provvederanno ad individuare e indicare il Centro di recupero per animali selvatici più vicino a cui consegnare gli esemplari per il loro soccorso, recupero, riabilitazione e rilascio; i cittadini potranno, in osservanza delle normative nazionali e regionali (articolo 10 L.R. 2/1995) anche consegnare ai medesimi enti eventuali esemplari ritrovati in difficoltà.
Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni e gli amministratori a mobilitarsi sollecitando la Regione ad agire subito per risolvere la situazione scrivendo una mail (meglio PEC) indirizzata a:
 al Dipartimento Ambiente ed Energia  e-mail: ambiente.energia@cert.regione.basilicata.it  scrivendo:

SALVATE I C.R.A.S. LUCANI

Mario Montemurro – Portavoce dei Verdi – E/V di Matera

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