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Approvata legge sugli sprechi alimentari e farmaceutici

L’assessore regionale al Welfare Salvatore Negro ha espresso soddisfazione per l’approvazione all’unanimità da parte del Consiglio Regionale della proposta  di legge che mira al recupero e al riutilizzo delle eccedenze alimentari e dei prodotti farmaceutici. “Ringrazio i promotori della legge e tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale che hanno dato prova di grande sensibilità approvando il testo di una legge che mira a tutelare le fasce più deboli della popolazione”, ha sottolineato l’assessore Negro.
“I dati del FAO ci dicono che un terzo del cibo del mondo pari a 1,3 miliardi di tonnellate viene sprecato. Ciò appare intollerabile a fronte di un miliardo di persone nel mondo che soffre per carenza alimentare e di 1,4 miliardi di persone obese o in sovrappeso. Dati che appaiono ancor più paradossali se si pensa che in Europa circa 79 milioni di persone vivono ancora al di sotto della soglia di povertà e una crescente quantità di cibo sano e commestibile si perde ogni anno lungo tutti gli anelli della catena agroalimentare trasformandosi in rifiuti mentre crescono i numeri sempre più allarmanti della povertà e del disagio sociale”.
“Con la legge approvata oggi dal Consiglio regionale, la Regione Puglia interviene sul fenomeno degli sprechi alimentari e dei prodotti farmaceutici promuovendo e sostenendo la lotta contro la povertà alimentare, il disagio e l’esclusione sociale. La legge, che si ispira ai valori della responsabilità, condivisione e solidarietà, mira al  recupero delle eccedenze alimentari e agroalimentari e dei prodotti farmaceutici e alla loro successiva destinazione a fasce fragili della società (indigenti, emarginati, persone escluse dai circuiti produttivi, donne vittime di violenza, madri sole, genitori separati in difficoltà), attraverso l’attività di raccolta operata da onlus, cooperative, organizzazioni ed associazioni caritative e di beneficienza, per promuovere un forte intervento di solidarietà che non può più essere rinviato”.

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