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Aree verdi, l’assessore fasanese Deleonardis replica al M5S

In relazione alla presa di posizione del Movimento 5 Stelle di Fasano sulla mancata apertura delle aree verdi pubbliche del territorio, in particolare del giardino di via don Tonino Bello, in città, e del campetto polivalente nella frazione Pezze di Greco, l’assessore comunale al Patrimonio Leonardo Deleonardis replica sottolineando che «la strumentalizzazione politica dei pentastellati sui bambini che sarebbero privati dei parchi pubblici è ignobile. Lo dico da padre di quattro bambini, prima che da amministratore della città e, dunque, da uomo responsabile che ama e segue i propri piccoli che diventeranno uomini e donne di domani. La posizione del M5S ha tanto il sapore della speculazione quanto dell’ipocrisia che li ha spinti a riportare passi di un comunicato stampa del 1° dicembre scorso, tacendo però quelli chiarificatori del comunicato successivo del 1° aprile nel quale si sottolineavano alcuni nuovi adempimenti di cui tener conto, alla luce del sopralluogo tecnico di parte nel campetto pezzese, ossia della ditta aggiudicataria, che aveva finito col proporci una serie di nuovi ed indifferibili interventi da effettuare. La proposta, quindi, ha avuto bisogno del tempo necessario per essere valutata dall’Ufficio tecnico comunale che ha anche dovuto reperire ulteriori fondi rispetto a quelli ch’erano stati previsti”.
Dopo queste due nuove fasi procedurali che hanno rimesso in discussione i tempi di realizzazione preventivati per l’apertura dell’area, la ditta affidataria “Seda srl – Semeraro e D’Amico” ha iniziato i lavori di ristrutturazione del Parco urbano di Pezze di Greco con annesso campetto polivalente, che sono attualmente in corso di realizzazione.
Relativamente al giardino pubblico di via don Tonino Bello «sempre in quel comunicato del 1° aprile che i pentastellati hanno volutamente non considerato o, forse, neanche letto, il che è grave – sottolinea Deleonardis — perché quando si decide di polemizzare su qualcosa occorre conoscerne esattamente i dettagli e non andare alla rinfusa sollevando polveroni inutili allo scopo, forse, di avere un po’ di visibilità, avrebbero compreso ulteriori dettagli. Ebbene, risottolineo, se i pentastellati avessero letto quel comunicato del 1° aprile – argomenta Deleonardis – avrebbero potuto comprendere che l’affidatario del giardino aveva presentato un progetto per la realizzazione del chiosco-bar che l’Ufficio tecnico comunale avrebbe esaminato per l’approvazione. Orbene, la struttura comunale, dopo un’attenta valutazione tecnica, non ha accolto la proposta progettuale poiché cozzava con i dettami del vincolo idrogeologico di media pericolosità che insiste su quell’area – spiega Deleonardis – e, quindi, l’affidatario, “Co.Pe di Mario Maio”, è stato invitato a presentare un nuovo progetto che, attualmente, è al vaglio dell’Ufficio. Peraltro, una sorta di avvallamento di pur piccole dimensioni, intorno al perimetro nel quale è previsto il chiosco-bar, ci ha indotto a mantenere comunque chiusa l’area fino alla realizzazione del punto-ristoro: una decisione presa per ragioni di sicurezza – sottolinea l’assessore Deleonardis – proprio perché ai bambini ed alla loro salute ed incolumità noi teniamo molto. Non si può essere superficiali su cose serie, come hanno dimostrato di fare i pentastellati con questa polemica finalizzata soltanto a gettare fango su chi sta lavorando sodo per lo sviluppo del territorio”.

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