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Arpal, i consiglieri regionali Francesco Ventola, Ignazio Zullo e Giannicola De Leonardis hanno presentato in conferenza stampa una mozione che chiede la revoca del commissario straordinario

“L’ARPAL, Agenzia regionale per le Politiche Attive del Lavoro, deve essere a tutti gli effetti un’agenzia regionale al pari delle altre, anzi più importante delle altre visto del delicato compito che svolge, e non il comitato elettorale del partito, Puglia Popolare, del commissario straordinario, Massimo Cassano. Per questo chiediamo al presidente Emiliano di procedere immediatamente alla revoca della nomina “politica/elettorale” e procedere alla selezione e nomina di un direttore generale “tecnico” (così come previsto dall’articolo n. 9 della legge regionale n. 29 del 29/06/2018 e dagli articoli n. 3, 4 e 5 dello Statuto approvato con Dgr n. 91 del 22/01/2019).

“Lo chiediamo con una mozione urgente che sarà discussa il prossimo 24 aprile in Consiglio regionale perché riteniamo che, anche nell’interesse della maggioranza di centrosinistra, non vi siano ombre sulle centinaia di assunzioni che l’Arpal dovrà effettuare nei prossimi mesi e, quindi, onde evitare che il commissario Cassano operi più da leader del movimento politico ‘Puglia Popolare’, da poco alleato con il presidente Emiliano. Perché ci sono politici che come ‘uccelli migratori’ preferiscono migrare al ‘caldo’ del potere piuttosto che rimanere al ‘freddo’ dell’opposizione. E’bene ricordare che solo un anno fa è stato candidato alle Politiche in un collegio in quota Forza Italia e ora con tutto il suo movimento ‘Puglia Popolare’ è passato armi e bagagli al servizio del presidente Emiliano in vista delle prossime elezioni amministrative a Bari, come a Lecce e Foggia, ma soprattutto in vista delle Regionali del prossimo anno. Per questo reputiamo inopportuno che in questo periodo, di legittima campagna elettorale, Cassano rivesta il doppio ruolo di leader politico e commissario dell’Arpal.

“In politica non basta essere onesti ma occorre fare in modo che la collettività percepisca che si è onesti e quello che sta succedendo nell’Arpal non dà questa percezione”

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