BasilicataBasilicataCronacaPolitica

Auto Blu, le bugie hanno le gambe corte

Anche sulle auto blu della Regione e di enti, aziende, società sub-regionali ci hanno raccontato mezze verità. Ricordate “Basilicata Mezzogiorno”, il giornale della Giunta Regionale diffuso via internet, attraverso il sito di basilicatanet, del 5 gennaio scorso?

In esso si ‘propagandava’ con grande enfasi il taglio del 25% delle auto in servizio riferendo che “la situazione al 31 dicembre 2011 era di sole 64 automobili”. Meno male che ci ha pensato il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, a ristabilire la verità pubblicando oggi sul sito del Ministero la situazione in Basilicata: al contingente effettivamente nell’autoparco della Regione (62 di cui 20 auto con più di 1.900 di cc) bisogna aggiungere le 5 auto del Consiglio Regionale, le 7 in dotazione dell’Arbea, mentre tutti gli altri enti sub-regionali non hanno risposto al questionario del Ministero e si tratta di Consorzi Industriali, Consorzi di Bonifica, Aziende Sanitarie, Aql, Acqua spa, Ardsu, Società Energetica Lucana. Dunque il numero complessivo di auto che sono a carico della Regione, perché tutti gli enti sub-regionali ricevono contributi dalla Regione per il loro funzionamento, è vergognosamente decisamente maggiore di quello che vorrebbero farci credere. Quante bugie ci raccontano gli inaffidabili personaggi!

Come ha sottolineato il ministro Patroni Griffi, nonostante il trend comunque positivo di riduzione dei costi, “il parco auto della P.A. risulta ancora eccessivamente sbilanciato sulle auto di proprietà” (79%), rispetto a quelle in noleggio senza conducente (19%) mentre le auto in leasing e comodato pesano solo per l1%. Tra le criticità segnalate, il fatto che il parco macchine sia “obsoleto e diseconomico”, con ben 16mila auto (27%) che ha oltre 10 anni, con relative conseguenze sull’inquinamento. Inoltre, quasi 800 macchine risultano inutilizzate.

Quanto alla cilindrata, il 16% risulta superiore ai 1.900 cc (il parco auto blu della Giunta Regionale è fatto anche di Mercedes, Bmw, Toyota, Chrysler) e sono state censite anche 300 macchine di cilindrata superiore al limite dei 1.600 cc imposto dal decreto del luglio 2011. Restano, inoltre, rilevanti le disomogeneità territoriali. Tuttavia, dati alla mano, ha sottolineato il ministro, “ci sono margini di miglioramento e razionalizzazione molto elevati». Grazie anche al sito web, sul quale è possibile seguire in tempo reale la situazione, il ministero ha avviato un monitoraggio permanente per verificare i risparmi previsti dal decreto del 2010, l’applicazione dei criteri di razionalizzazione, il rispetto dei limiti di cilindrata, la dismissione delle auto obsolete e le misure di riconversione del personale adibito alla guida e alla gestione delle auto”.

Ci associamo alle parole del ministro: “in un momento di grandi sacrifici, riteniamo di integrare ulteriormente le già rigide previsioni normative di riduzione di utilizzo di auto blu, prevedendo ulteriori azioni e se necessario disposizioni per accertare che le riduzioni previste si traducano in effettivo risparmio”. E aggiungiamo: la ‘verità’ di regime prima o poi viene smentita, mentre gli Indignati Lucani diventano’Incazzati Lucani’.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *