Avviso pubblico della Regione Basilicata per l’inserimento in attività idraulico-forestali finalizzate alla manutenzione
Con l’approvazione dell’avviso pubblico della Regione Basilicata per l’inserimento in attività idraulico-forestali finalizzate alla manutenzione, si apre l’opportunità per la platea ex RMI e TIS di avere 123 giornate CAU nel 2025, con l’applicazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro idraulico-forestale e idraulico-agrario. Il settore idraulico-forestale, fondamentale per la gestione del territorio, la prevenzione dei rischi idrogeologici e la tutela ambientale si appresta a vivere un nuovo triennio con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il periodo 2025-2028. Un elemento chiave e sempre più rilevante di questo accordo è la bilateralità, un sistema che, attraverso la gestione congiunta di sindacati e associazioni datoriali, offre concrete opportunità e tutele ai lavoratori del settore.
Con l’entrata in vigore del nuovo CCNL 2025-2028, si prevedono consolidate e nuove opportunità derivanti dagli organismi bilaterali, che si concretizzano in diverse aree come il Sostegno al Reddito e Integrazione Salariale: in situazioni di difficoltà (crisi aziendali, periodi di inattività legati alla stagionalità di alcune lavorazioni, ecc.), gli strumenti bilaterali possono prevedere forme di sostegno al reddito, integrando o affiancando le prestazioni previste dalla legislazione statale, un canale fondamentale per per accedere a queste informazioni e ai servizi sono i sindacati e gli sportelli di patronato, la Fai Cisl Basilicata è ha disposizione con i suoi operatori sul territorio per tutto il supporto informativo ed operativo necessario.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del settore Idraulico-Forestale per il triennio 2025-2028 rafforza il ruolo della bilateralità come strumento strategico per lo sviluppo e la tutela dei lavoratori. Investire nella conoscenza e nell’utilizzo delle opportunità offerte da questo sistema significa migliorare le proprie competenze, garantire maggiore sicurezza sul lavoro, accedere a prestazioni di welfare e, in definitiva, accrescere il proprio benessere professionale e personale. La bilateralità non è un costo, ma un investimento nel capitale umano del settore, essenziale per affrontare le sfide future.