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Bagno di folla a Lecce per la presentazione di Fabrizio Miccoli

miccoli lecceIl grande giorno è arrivato: Lecce può abbracciare finalmente Fabrizio Miccoli, così come il ‘Romario del Salento’ può vestire quella maglia tanto ambita, tanto sperata. Il funambolo di San Donato è pronto a prendersi le sue responsabilità: guidare la squadra e lo spogliatoio in un cammino tortuoso come quello della Prima divisione, campionato che riserva ogni anno insidie, ma anche quella di dimostrare a tutta l’Italia che le frasi su Giovanni Falcone, per le quali è stato moralmente condannato prima ancora dell’inchiesta in cui è stato coinvolto dalla Procura di Palermo – sono state un ‘autogol’ di cui vergognarsi.

Alla presentazione del neo-acquisto giallorosso hanno assistito tantissimi tifosi, assiepati nel cortile della mediateca delle ‘Officine Cantelmo’. Cori e applausi, e lui, all’inizio, si è anche commosso. Prevedibile per un calciatore che a 34 anni ha scelto di giocare in Lega Pro, declinando le offerte da Australia (Melbourne Victory) e Atalanta, dove avrebbe ritrovato il suo ex tecnico Colantuono. Fabrizio Miccoli ha scelto il suo Salento, quei colori giallorossi che sono sempre stati nel suo cuore. Inutile dire che la maglia numero 10 sarà sua. “Non scappo da niente e nessuno. A Palermo ci ho messo la faccia, e sono pronto ad andare avanti. Dimostrerò nelle sedi opportune che sono estraneo ai fatti che mi vengono contestati, ma ho anche riconosciuto la mia delusione per alcuni giudizi espressi da rappresentanti politici salentini. Se dovessi parlare io di loro, starei qui fino a domattina”, ha detto Miccoli.

L’ex palermitano ha spiegato: “Ho scelto con il cuore, ho agito da padre che non vuole staccarsi dai figli, pensando alla mia famiglia e alla gente comune che non ha mai smesso di dimostrarmi affetto. Darò sempre il 110%, triplicherò le forze e prima di uscire dal campo dovrò morire”. Data la sua forte personalità, gli è stato chiesto di fare da chioccia, da leader dello spogliatoio, e lui ha promesso il massimo impegno. Lui, salentino in campo, assieme ad un altro salentino doc, come Francesco Moriero, il tecnico che la famiglia Tesoro ha scelto per riportare il Lecce in categorie consone alla sua storia calcistica. “Conosco Moriero da una vita, siamo amici, ma al di là di tutto, sono molto professionale. – ha spiegato Miccoli – Lui è il mister, io uno dei calciatori a sua disposizione ed accetterò le sue decisioni: dobbiamo remare tutti dalla stessa parte”.

L’amministratore delegato Antonio Tesoro ha introdotto la presentazione, raccontando del lungo corteggiamento verso Fabrizio Miccoli, anche utilizzando whatsApp. “La trattativa più bella ed impegnativa della mia vita”. Savino Tesoro, patron del club giallorosso, ha ringraziato Miccoli per aver rinunciato ad una montagna di soldi, lasciando intendere che l’accordo economico preveda un ritocco dell’ingaggio nel caso di promozione in serie B. La famiglia Tesoro, dunque, va avanti e, a questo punto, non si può più nascondere: l’obiettivo deve essere per forza di cose la promozione nella serie cadetta.

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