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Bari, presentato il progetto di inclusione sportiva ‘Track and school’

E’ stato presentato ieri alla stampa il progetto ‘Track and school’ dell’Istituto comprensivo statale “San Giovanni Bosco – Melo da Bari” (in qualità di scuola capofila). Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore allo sport Pietro Petruzzelli, il consigliere delegato del sindaco alle politiche per la salute Renato Laforgia e i rappresentanti del CUS Bari guidati dal presidente Seccia.
Il progetto, che si svolgerà da gennaio a maggio 2016, vuole promuovere la pratica sportiva aprendo le porte degli impianti del C.U.S. Bari a tutti i ragazzi residenti nel Comune di Bari dai 10 ai 13 anni per la diffusione dell’atletica e il raggiungimento di importanti obiettivi educativi e sociali. I ragazzi, dopo un incontro con i professionisti del Centro sportivo, potranno frequentare con cadenza bisettimanale i corsi di atletica del C.U.S. La partecipazione al progetto è gratuita, ma gli alunni dovranno comunque presentare il certificato di sana e robusta costituzione rilasciato dal medico di base.
Gli impianti del C.U.S. Bari rappresentano il più grande centro universitario sportivo in Italia e annoverano, fra le altre strutture, una pista regolamentare destinata all’atletica leggera con 8 corsie utilizzate per lo svolgimento di gare federali, che ha anche ospitato i Campionati Nazionali Universitari e i Giochi del Mediterraneo. Inoltre, negli ultimi anni, la sezione dell’atletica leggera, ha avviato numerosi corsi di preparazione atletica, agonistica e non, nonché corsi di preparazione alle prove di efficienza fisica dei concorsi statali.
“Lo sport è un ottimo strumento per educare i ragazzi alla disciplina, al rispetto delle regole e alla salute, oltre che un modo per favorire percorsi di integrazione e socializzazione senza pregiudizi o preclusioni – ha dichiarato Paola Romano, assessore alla Pubblica Istruzione – Queste attività si aggiungono alle attività scolastiche e consentono ai ragazzi con difficoltà economiche della nostra città di avvicinarsi allo sport. Crediamo inoltre che, grazie alla professionalità dei docenti del CUS e alla qualità delle sue strutture, questo progetto possa essere anche un modo per scoprire e coltivare i nostri migliori talenti sportivi che per svariati motivi non hanno la possibilità di frequentare già le strutture sportive cittadine. Noi vogliamo supportare attraverso questi strumenti un percorso di crescita sano per tanti ragazzi che usciti da scuola rischiano, in un’età delicata come quella adolescenziale, di essere facili prede di cattive abitudini”.

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