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Basilicata, il consigliere Acito presenta proposta di legge sulla continuità del servizio provinciale di biblioteca

“Ho depositato la mia proposta di legge contenente l’emendamento che consente il regolare prosieguo delle funzioni delle Province in materia di cultura, biblioteche, pinacoteche e musei”. Lo ha detto il consigliere regionale di Forza Italia, Vincenzo Acito.
“La mia proposta si rende necessaria per dipanare i dubbi applicativi ingenerati dal continuo divenire normativo in materia. Sono note infatti le difficoltà che già da molto tempo le Province  stanno affrontando nella  gestione dei servizi, del personale impiegato, nonché è sotto gli occhi di tutti la necessità di preservare il decoro delle stesse strutture che ospitano un importante patrimonio. Situazione questa peraltro, più volte oggetto  della cronaca dei media locali, ma anche emersa nelle audizioni svoltesi nelle commissioni consiliari competenti”.

“È bene ricordare – dice – che nonostante il susseguirsi delle difficoltà che hanno messo a rischio i livelli del servizio raggiunti dalle biblioteche, nelle maggior parte delle realtà, le Province  hanno continuato ad ottemperare al ruolo di coordinatori e gestori dei servizi, sostenute dai Comuni che ne hanno sempre riconosciuto l’autorevolezza gestionale. I cittadini, da quanto emerge anche dalle audizioni, non hanno spesso avvertito le difficoltà del servizio bibliotecario, che ha continuato a funzionare con grande qualità, mai venuta meno per la grande professionalità, capacità strategica e spirito di sacrificio dei bibliotecari operanti a vari livelli. È notorio che con il recepimento a livello regionale  della legge Del Rio , le funzioni in capo alle Province sono tornate in carico alla Regione che, dopo una prima fase ricognitiva, ha avviato alcune attività volte alla riorganizzazione del Sistema in un’ottica di semplificazione, omogeneità e rafforzamento dei servizi. La Regione viene ad assumere un ruolo forte di coordinamento promuovendo una progressiva razionalizzazione che garantisca l’efficienza e uniformità dei servizi di lettura in tutta la regione, superando l’attuale frammentazione”.

“È tuttavia evidente che questo ruolo, nelle more di un completo trasferimento delle funzioni – conclude – non può svolgersi a discapito di chi oggi continua a garantire la funzionalità delle biblioteche stesse, prestando la propria opera e scontando un depauperamento di organico che rende ancor più gravoso il lavoro. In attesa del definitivo conferimento delle funzioni amministrative suddette in capo alla Regione, in ottemperanza della legge regionale 49/2015,con la mia proposta di legge si intende  garantire in modo inequivocabile, grazie ad uno stanziamento sul bilancio 2021-2023 la piena funzionalità delle biblioteche, che lamentano ad oggi una gestione a metà tra Regione e Province”.

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