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Basilicata, pubblicato il bando per l’edizione 2022 del Premio regionale “Enzo Laganà”

Scadrà alle ore 13 di venerdì 04 novembre il termine per partecipare all’edizione 2022 del Premio regionale “Enzo Laganà”, destinato al miglior agricoltore custode dell’anno per la conservazione ed il miglioramento dell’agrobiodiversità della Regione Basilicata.

La dodicesima edizione del concorso, per la quale anche questa volta è aperta una selezione pubblica, è promossa dall’ALSIA, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura, in collaborazione con il Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, l’Istituto per le Bioscienze e le BioRisorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Associazione di agricoltori custodi Vavilov, e con la Comunità del Cibo e dell’agrobiodiversità dell’area Sud della Basilicata (Pollino-Lagonegrese). Il concorso è rivolto a tutti gli agricoltori custodi operanti nella regione che conservino e coltivino specie e varietà frutticole, orticole e cerealicole iscritte nel “Repertorio regionale del patrimonio genetico”, istituito ai sensi dell’art.3 della Legge Regionale n.26/2008.

“Ancora una volta il concorso vuole rimarcare le attività che da oltre 15 anni l’ALSIA realizza in Basilicata nel comparto, e punta a sensibilizzare le azioni necessarie a contenere e invertire il trend di perdita dell’agrobiodiversità delle differenti varietà di fruttiferi, orticole e cereali della Basilicata. Il prestigioso riconoscimento regionale indetto dall’ALSIA 12 anni fa, lo ricordiamo, è intitolato a Enzo Laganà, funzionario ALSIA e giornalista scomparso da alcuni anni, molto impegnato nelle attività di comunicazione e divulgazione dell’Agenzia.  – ha commentato il direttore dell’ALSIA, Aniello Crescenzi – Per agricoltore-custode intendiamo la persona fisica responsabile principale della conservazione “in situ” della biodiversità agricola – fruttiferi, oltre che specie orticole e cerealicole ivi presenti e normalmente coltivati – della quale redige un preciso inventario per l’anno in corso. Egli è il depositario dell’arte antica del manutenere e proteggere il territorio, che condivide e divulga alle nuove generazioni”.

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