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Bonifiche Taranto, nota di Vianello (Alt)

“Le uniche procedure di bonifica attualmente in corso a Taranto sono quelle delle aree escluse gestite dai Commissari Ilva in AS e il Governo ha quindi “pensato bene” di decurtare 150 milioni di euro dai fondi disponibili. Uno scippo senza cappuccio!” – E’ il commento del deputato tarantino Giovanni Vianello (Alternativa) della X Commissione Attività Produttive alla conclusione dell’audizione dei Commissari Ilva in AS. – “La nota positiva è che alcune procedure di bonifica sono già concluse come con la “Cava due mari” e che altre sono in corso, a differenza di quanto sta avvenendo per i commissariamenti alla Cemerad e all’area di Crisi Ambientale complessa dove le procedure sono bloccate.”

 

“Dall’audizione dei commissari Ilva in AS – prosegue Vianello – è emerso che non si può escludere l’aumento dei costi delle bonifiche a causa dell’aumento del costo dei materiali e trasporti che in questo periodo sta travolgendo l’economia. Inoltre non si può neanche escludere che all’interno dell’area dello stabilimento potrebbero esserci a seguito delle indagini in corso ulteriori aree da bonificare e non ancora assegnate, come è avvenuto per le collinette ecologiche a ridosso dello stabilimento. In effetti il carteggio tra Ilva AS, Acciaierie d’Italia e il Ministero della Transizione Ecologica sui materiali da diporto potrebbe rivelare nuove zone da bonificare.”

 

“In questo contesto – conclude Vianello – lo scippo dei 150 milioni di euro ottemperato dal Governo Draghi, e dai partiti di maggioranza, ai danni dell’unica struttura (Commissari Ilva in AS) che al momento a Taranto sta procedendo pesa ancora

 

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