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Bradanica, non rinnovati 11 contratti di lavoro, domani occupazione del cantiere

Sono in stato di agitazione da mercoledì e domani mattina alle 7 bloccheranno il cantiere le maestranze, circa una sessantina, impegnate sul tormentato ultimo lotto della superstrada Bradanica. Protestano perché a 11 dei loro colleghi non è stato rinnovato il contratto di lavoro e temono che possa essere l’anticamera di un nuovo stop ai lavori. La decisione di inasprire la protesta, fino al blocco del cantiere, è stata presa mercoledì durante l’assemblea indetta dai sindacati di categoria Filca, Fillea e Feneal.
Anche per i sindacati il mancato rinnovo dei contratti a termine è un pessimo segnale. Franco Pantone, della Filca Cisl, la spiega così: “Se non rinnovi il contratto ad un sesto della tua forza lavoro, vuol dire che ti stai fermando, non vedo altre giustificazioni. Noi temiamo che i lavori di questo tormentato ultimo lotto possano per l’ennesima volta arenarsi e perciò, con l’occupazione del cantiere, vogliamo lanciare insieme ai lavoratori un segnale forte all’Anas e al contractor Aleandri”.
A due anni dalla ripresa dei lavori, fa notare il sindacalista della Filca, l’opera è ancora al cinquanta per cento. “Di questo passo e senza ulteriori intoppi ci vorranno, ad essere ottimisti, altri due-tre anni per completare i lavori e la città di Matera non può permettersi di arrivare al fatidico appuntamento del 2019 senza un’infrastruttura fondamentale come l’asse bradanico che, come dimostra anche la vicenda Fiat, costituisce sempre più la grande direttrice di sviluppo di tutta la regione”.
Luigi Cannella
Cisl Basilicata

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