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C.A.R.A., chiesta un’interrogazione parlamentare

“La Croce Rossa deve rispettare gli accordi a suo tempo sottoscritti con i lavoratori e le istituzioni territoriali per la gestione del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone”. Michele Bordo, deputato del Partito Democratico, annuncia un’interrogazione parlamentare sul caso e chiede al Prefetto di Foggia di “promuovere ogni ulteriore azione utile a risolvere una vertenza che ha già provocato danni ai lavoratori e disservizi a svantaggio degli ospiti del centro di accoglienza”.

A febbraio ci fu un lungo braccio di ferro tra la CRI e i dipendenti della cooperativa che ha gestito per un biennio le attività all’interno della struttura in cui risiedono i richiedenti asilo politico: “La pressione esercitata allora dal sottoscritto, dalla Prefettura e dalle istituzioni territoriali (Regione Puglia e Comune di Manfredonia in particolare) sulla Croce Rossa perché utilizzasse quei lavoratori nelle attività del centro sembravano aver risolto la vertenza”. In realtà la CRI non ha rispettato gli accordi, come testimoniato dall’esito negativo del vertice svoltosi a Palazzo di Governo ieri.

“La Capitanata non può permettersi di perdere altri 60 posti di lavoro qualificati e non si può consentire ad alcuno di prendere in giro così platealmente le istituzioni – commenta Michele Bordo – In più, ora che l’accordo è saltato rischia di alterarsi in negativo anche il delicato equilibrio sociale interno alla borgata, ottenuto grazie al coinvolgimento nelle attività del centro di operatori residenti a Mezzanone.

L’atteggiamento della Croce Rossa impone un’immediata iniziativa istituzionale, perché in questa vertenza – conclude Bordo – è in gioco tanto il destino lavorativo degli operatori che la credibilità delle istituzioni, ed è necessario compiere il massimo sforzo per tutelare entrambe”.

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