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Cambio d’appalto RAM – Termomeccanica: rispettate tutte le regole

Confindustria Basilicata ritiene doverose alcune precisazioni rispetto al cambio di appalto RAM Meccanica – Termomeccanica nell’indotto Eni Val d’Agri, che questa mattina ha portato le organizzazioni sindacali alla proclamazione di uno sciopero assolutamente non condivisibile.

 I sindacati, con gravi affermazioni sostengono, che l’agitazione sia motivata dalla mancata chiusura della procedura del cambio d’appalto, in spregio alle conclusioni a cui si era giunti nell’ultima riunione del 7 maggio scorso. In maniera preliminare, va chiarito che il cambio d’appalto in oggetto, relativo alla manutenzione delle macchine rotanti, arriva ormai da lontano e aveva inizialmente coinvolto la Revisud. Successivamente, nella piena osservanza delle procedure, è subentrata la Termomeccanica.

 Tale procedura di cambio d’appalto, in piena attuazione di quanto previsto dal protocollo d’intesa del 5 ottobre 2012 (Patto di Sito), ha visto le parti coinvolte in più riunioni,  con il coordinamento di Confindustria Basilicata. Nel pieno rispetto dei principi giuslavoristici, la ditta subentrante, con riferimento al mantenimento dei livelli occupazionali, si è detta da subito disponibile ad assorbire il personale proveniente dalla società uscente.

Il confronto si è poi interrotto a causa di un chiarimento richiesto dal sindacato. A breve sarà fissata una riunione conclusiva per approfondire il tema del mantenimento del regime contrattuale, che rimane ancora inesplorato.

Per tali motivi, Confindustria Basilicata e le aziende che rappresenta non ravvisano alcun motivo ostativo alla finale definizione di una procedura aperta già da troppo tempo e che richiede l’operatività delle attività per il funzionamento del Cova.

Per tali motivi si reputano inaccettabili lo sciopero e i toni utilizzati dalle organizzazioni sindacali, in un momento in cui il lavoro andrebbe pienamente valorizzato con compiuto senso di responsabilità da parte di tutti.

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