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Capodanno Rai a Potenza, nota di Piro

“Il Capodanno Rai a Potenza, mediante la trasmissione di Rai 1 ‘L’Anno che Verrà’, è sicuramente un evento importante di promozione della Basilicata, soprattutto se inserito nella strategia ampia e coerente di marketing territoriale”.

È quanto dichiarato dal capogruppo regionale di Forza Italia, Francesco Piro che aggiunge: “La Regione Basilicata, prima con Pittella e ora con Bardi, consapevole della significatività dell’evento, ha lautamente finanziato la Rai, sostenendo finanziariamente e logisticamente la manifestazione, sia direttamente che indirettamente. La Regione ha, quindi, ‘impegnato i soldi dei lucani’ in una grande e diffusa operazione di immagine, con la speranza di ottenere un ritorno in termini di flussi turistici da questo evento”.

“Lo spirito dell’iniziativa – afferma il capogruppo regionale – non è solo quello di conseguire un più alto e conosciuto brand turistico, ma anche quello di valorizzare i nostri giovani, le attività economiche e imprenditoriali della Basilicata, i gruppi musicali locali, insomma tutte le energie positive della nostra bellissima e combattiva terra. Dalle notizie ricevute in queste ore, dobbiamo, purtroppo, osservare, amareggiati, che la Rai, attuando l’autonomia contrattuale che la Regione ha garantito nelle scelte editoriali, non ha per nulla interpretato questo essenziale proposito in termini di valorizzazione delle professionalità lucane”.

“Crediamo, anzi – continua – che sia addirittura offensivo il fatto che la conduzione delle cosiddette ‘cartoline di fine anno’ che mostreranno l’unicità e la bellezza di alcuni nostri paesi, sia affidata a professionisti non lucani. Il cambiamento, che con le elezioni del presidente Bardi i lucani auspicavano, si realizza anche attraverso questi piccoli, ma importanti, segnali di attenzione: il gruppo consiliare regionale di Forza Italia, e con esso tutti i lucani, avrebbe sicuramente gradito che la conduzione delle cartoline fosse stata affidata ad una giovane lucana, considerato che le professionalità abbondano in Basilicata”.

“Ci auguriamo – conclude Piro – che sulle altre scelte logistiche, economiche e artistiche, la Rai tenga conto solo dei lucani, così come vogliamo credere che questa clamorosa offesa alla nostra terra sia da ascrivere ad una ‘coda di gestione’ e che non abbia mai più a ripetersi d’ora in avanti”.

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