BasilicataCultura

Capolavori in miniatura

L’imponente e prezioso patrimonio artistico, religioso e civile del territorio di Pisticci rivive nelle abili mani dell’artista-scultore Michele Calandriello, già apprezzato mastro muratore nel passato e che ha firmato alcune tra le più belle abitazioni della città. Appesi al classico chiodo cazzuola e mattoni, dopo una vita dedicata all’artigianato, oggi si dedica, con la valida collaborazione del nipote Giuseppe Marzovilli, a plasmare con fine arte modellini delle chiese e delle case, che riacquistano la loro dignità storica e rivivono di nuova luce, apprezzati da un numero sempre crescente di persone. L’arte della miniatura, un tempo così fiorente, in modo particolare nel medioevo e poi ingiustamente abbandonata, riacquista con mastro Michele una sua dimensione e un fascino che avvince e ammalia. Ogni opera in legno è amorevolmente curata in tutti i suoi dettagli e nei minimi particolari, dalla porte alle pareti, dagli altari alle navate, dai banchi alle sagrestie, dai quadri alle statue fino alle campane, dai giochi di luce ai chiaroscuri, con tutto il fascino e la suggestione che un luogo sacro può dare. E le numerose e belle chiese del territorio di Pisticci diventano così protagoniste di un nuovo capitolo di storia, che parte dalla Chiesa Madre fino alla Parrocchia di Tinchi, passando attraverso la “bomboniera” Cappella della Concezione, le civettuole Chiese di Loreto e dell’Annunziata, la Chiesa di S. Rocco progettata dal noto architetto Bruno Ernesto Lapadula, il Convento Francescano, la Chiesa di Cristo Re e l’Abbazia del Casale. Nel variegato panorama delle miniature non potevano mancare l’elegante Torre dell’Orologio di Piazza Plebiscito e le bianche e linde casette a schiera del Dirupo, che Michele Calandriello forgia ed impreziosisce con la sua arte e con cura particolare, nel pieno rispetto della loro identità di patrimonio da salvaguardare, inserito nel Catalogo dei Beni Ambientali tra le Cento Meraviglie della Piccola Grande Italia. Il progetto artistico e culturale di mastro Michele non si ferma certo qui ma è destinato ancora a perfezionarsi e ad estendere il suo raggio d’azione e le sue magiche creazioni anche verso altri centri, che pure dispongono di interessanti edifici religiosi e civili che meritano di essere maggiormente conosciuti e valorizzati. Dalle mani e dai tocchi vellutati di Michele Calandriello che tratta la materia con tatto, sobrietà e saggezza.

Giuseppe Coniglio

 

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