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Capone presenta i primi risultati del progetto “I luoghi identitari della Puglia”

L’assessore alla Cultura e Turismo, Loredana Capone, ha presentato questa mattina in conferenza stampa i primi risultati del progetto “i luoghi identitari della Puglia”, un’iniziativa per la fruizione innovativa e partecipata e per la tutela attiva dei beni culturali della Puglia (sono 15 a Foggia, 2 nella Bat, 9 a Bari, 1 a Brindisi, 5 a Taranto e 13 a Lecce).

            Le 45 proposte presentate dovranno divenire progetti da sottoporre alla valutazione della commissione. Con Capone, oggi c’erano la dirigente regionake Silvia Pellegrini, il direttore di dipartimento Aldo Patruno, Francesco Crudele dell’Anci, Mario Trifiletti dell’Ufficio Scolastico Regionale e i rappresentanti della commissione di valutazione.

            La dotazione è di 1 milione di euro, di fondi Fesr 2014/2020 e saranno finanziati interventi di importo inferiore o pari a trentamila euro.

            Dei 45 luoghi identitari individuati 28 sono beni monumentali (palazzi storici, monumenti, Beni ecclesiastici, beni archeologici), 9 istituti e luoghi di cultura (musei, biblioteche o teatri, 8 ipogei e siti rupestri.

            Il bando rientra nella strategia Smart-In Puglia, secondo il principio della “tutela attiva” dei beni, attraverso la partecipazione delle comunità scolastiche per individuare modelli di fruizione partecipata che facciano emergere le vocazioni dei singoli territori e favorendo la costruzione di nuove opportunità di crescita culturale, sociale e economica.

            Ci si rivolge alle scuole primarie e secondarie pubbliche che hanno individuato i luoghi di proprietà di enti locali, segnalandoli alla Regione. Gli enti locali hanno collaborato con le scuole per presentare alla commissione – che è itinerante sul territorio –  gli elementi di valutazione.

            Ecco alcuni dei progetti presentati oggi: “La macchina del tempo: viaggio virtuale nel Palazzo Ripandelli di Candela“, dell’ I.C. “Papa G. Paolo II”, per Palazzo Ripandelli, Candela (Fg) dove si prevede l’applicazione di realtà virtuale che permette all’utente di vivere un’avventura coinvolgente, con un viaggio nel passato che consentirà di visitare l’intero palazzo così come si presentava alla fine dell’800. Un laboratorio didattico affiancherà l’esperienza virtuale.

            “Lettere dalle Alpi” , dall’ I.C. “Accadia” e Scuola Primaria “Papa Giovanni XXIII” per il Monumento ai Caduti della Grande Guerra di Sant’Agata di Puglia (Fg) vuole arricchire il monumento con un supporto audio e di light art che dia la possibilità di ascoltare un discorso epistolare tra un bambino/a e il padre al fronte. Il tutto sarà fruibile attraverso una app audio scaricabile con QR-code, presente su un pannello adiacente al Monumento e riproducente la sagoma di un bambino/a nell’atto di scrivere una lettera. Piccole opere di restauro del basamento in pietra e nuova illuminazione.

            “Happy Tower” dell’I.C. “A. Moro -G. Falcone” per la Torre Normanna di Canneto, Adelfia (Ba). Si prevede una città educante dove i più giovani ri-scoprono, ri-trovano, ri-pensano, ponendosi come veri e propri interlocutori locali. ln questo senso gli edifici, i monumenti, i parchi e tutti gli elementi -fisici riscontrabili nel territorio, costituiscono la parte hardware del progettò; mentre le gestualità tradizionali e i modi di dire, le ricette e le ricorrenze, in poche parole il patrimonio immateriale, ne rappresentano la parte software.

            Con “A Museo aperto – Polo culturale a misura di bambino” dell’I.C. “A. Gramsci -N. Pende”, per il Palazzo della cultura -Galleria civica d’arte moderna e  contemporanea di Noicattaro (Ba) si prevede l’accquisto di arredi, strumentazione informatica e tecnologica, documenti.  Offerta e attività formative.

            E ancora: “I colori di Santo Stefano. Due culture un solo mare” dell’ I.C. “G. Falcone e P. Borsellino”, per la Chiesa di Santo Stefano a Soleto (Le) con il recupero e tutela: recupero della copertura dell’edificio(infiltrazioni acqua) e cantiere aperto. Laboratorio sperimentale di studio, narrazione e divulgazione delle conoscenze che coinvolga gli studenti. Servizio strutturato di accoglienza dei visitatori e offerta di supporti tecnologici che arricchiscano la visita. Attrezzare tecnologicamente la chiesa.

            Poi, con:  “Acqua di questa terra: realizzazione di attività sperimentali e partecipate di recupero,  valorizzazione e fruizione delle Pozzelle di Pirro“, dall’ I.C. “G. Falcone e P. Borsellino ” di Soleto per le Pozzelle di Pirro di Zollino (Le) dove si pensa al restauro sperimentale di una delle Pozzelle interrate, intervento replicabile per il recupero delle altre strutture, attraverso l’affiancamento di tecnici. Valorizzazione e fruizione: laboratorio permanente di storytelling del patrimonio rurale rivolto agli studenti. A tal fine le Pozzelle di Pirro verranno attrezzate tecnologicamente.

            “Oh che SMART – Castello!” dell’ I.C. “Corigliano d’Otranto – Melpignano -Castrignano dei Greci” per il Castello de’ Monti di  Corigliano d’Otranto (Le) prevede il coinvolgimento degli studenti in due percorsi laboratoriali. Kids Fablab: allestimento di nuovi  apparati di comunicazione interna creati dai ragazzi per i ragazzi. Kids Living Labs: laboratorio permanente per la realizzazione di un percorso di fruizione ideato con e per bambini da 5 a 10  anni.

            Ancora:  “IN-Chiostro -Arte di Comunità” dell’ I.I.S.S. “E. Vanoni”  per il Chiostro dei Carmelitani -Vecchio Mercato coperto di Nardò dove si vuole realizzare un hub di fotografia di comunità nel chiostro dei carmelitani dotandolo di un’infrastruttura tecnologica  che consenta di realizzare laboratori di grafica e fotografia, mostre fotografiche, raccolta  catalogazione e digitalizzazione di materiale storico esistente, implementazione contenuti per  mappe di comunità, app per cellulare, performance multimediali. Obiettivo: avviare un processo permanente di mappatura del territorio.

            “Visualhub” dell’I.C. “Marconi”  per il Castello Stella Caracciolo di Palagianello (Ta) prevede l’allestimento di due stanze del Castello da destinare a sala di proiezione per la visita delle gravine  con un drone e a centro di digitalizzazione dei beni culturali e della memoria locale.

             “Scopriamo e amiamo la città ed il suo territorio” dell’I.C. “De Amicis -Manzoni” per i beni rupestri comunali agibili, Massafra (Ta) coinvolge gli studenti attraverso lezioni frontali, laboratori, visite guidate, utilizzo TIC, coinvolge la cittadinanza per redigere la mappatura completa del patrimonio rupestre (primo anno), con analisi approfondita dei Beni rupestri (quinquennio successivo).

            Infine,  “MUDERC, la tradizione nel futuro” dell’I.I.S.S. “Lentini -Einstein”  per il MUDERC, Museo della Civiltà rupestre e cittadina di Mottola (Ta), dove si prevede l’annessione di un locale adiacente, attualmente in disuso, per destinarlo a teatro virtuale immersivo con un percorso interattivo e multimediale che guiderà il visitatore attraverso le tre sale del Museo. Attività laboratoriali, storytelling. Miglioramento dell’accessibilità e fruibilità.

            L’assessore Capone ha dichiarato che “vogliamo lavorare con i ragazzi delle scuole, perchè

 abbiamo un immenso patrimonio culturale. Solo che questo patrimonio non è conosciuto da tutti e spesso ci si trova di fronte a ragazzi e cittadini che non conoscono i beni più importanti della propria città.

            L’obiettivo è farglieli scoprire per poi farli utilizzare e cominciare a insegnare un po’ di progettazione. perché poi il secondo step per i beni culturali a volte è negativo, perché li si vede solo come muri, come architettura e non per la funzione che possono esprimere.

            Facendo uscire i progetti dai ragazzi delle scuole si insegna loro che un bene culturale non è solo il muro o l’architettura, ma sono le arti, il talento, tutto ciò che si fa dentro al bene.

            Quindi è lavoro, economia, turismo e crescita culturale.

            La cultura di una comunità è frutto di secoli di storia che fanno parte della propria memoria. Sono radici e ali, le ali per sognare, le radici sulle quali rimanere ben saldi e per non trascurare la tradizione e il proprio bagaglio.

            Questo bando non è per i restauri, ma per le attività e gli allestimenti per uso continuativo: con trentamila euro si deve pensare non ai muri, ma agli investimenti per gli allestimenti e la fruizione di sale, chiesette, cripte da trasformare in laboratori esperienziali di arte e di cultura”.

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