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Casarano, effettuato prelievo multiplo di organi da “cadavere a cuore battente”

Il miracolo di Casarano. Si potrebbe ribattezzare così quanto successo la notte della vigilia di Natale ad un paziente di 69 anni, colpito da gravissima emorragia cerebrale. Un dramma per una famiglia diventato prima speranza, poi un piccolo miracolo. Quando il 24 dicembre, presso l’ospedale ‘Francesco Ferrari’ del comune salentino, i medici hanno ‘letto’ il quadro clinico del paziente 69enne, la situazione era abbastanza grave, ed hanno costatato che c’erano tutti i presupposti per eseguire tutti gli accertamenti di ‘morte encefalica’.
In questo caso, come prevedono le procedure, è stato riunito il collegio medico composto da Franco Marrella, della direzione sanitaria dell’ospedale, Giovanni Franza del reparto di Rianimazione e Roberto De Masi, neurologo. E, all’unanimità, è stato deciso di effettuare un’osservazione continua, per 6 ore, dell’elettroencefalogramma del paziente al termine della quale è stata dichiarata la ‘morte encefalica’. Ed i parenti della vittima hanno dato l’assenso al prelievo degli organi del loro caro “a cuore battente”. Da qui, poi, è partita tutta l’operazione coordinata dal Centro Nazionale Trapianti.
”È arrivata un’equipe da Bari ed ha prelevato il fegato”, ha spiegato il dottore Marrella. L’organo è stato sistemato nell’apposito contenitore e inviato alla clinica universitaria di Roma “Tor Vergata” con un aereo dedicato, decollato dall’aeroporto militare di Galatina.
”I reni sono stati prelevati dal dottore Salvatore Tondo, specialista in chirurgia vascolare e urologia al ‘Vito Fazzi” di Lecce’. Le cornee sono state prelevate dai nostri medici rianimatori che hanno fatto corsi specifici e sono state mandate a Mestre. Sede della ‘Banca nazionale delle cornee’”, ha continuato Marrella.
Ciò che fa specie è la tempistica utilizzata. “Il collegio medico si è riunito attorno alle 18,25 del giorno di Natale. – ha detto Marrella – Abbiamo atteso le 6 ore e intorno all’una di notte abbiamo completato i lavori per il rilascio della documentazione e il periodo di osservazione. E nella prima mattinata di Santo Stefano, il 26 attorno alle 8, i chirurghi hanno fatto tutto”. I 3 organi, ora, saranno impiantati in altrettanti pazienti.

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