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Centrosinistra, da Leone solo chiacchiere da bar sulla sanità.

“Mai come oggi, l’assessore regionale alla sanità Leone ha mostrato una assoluta confusione sulla sanità lucana, che lui ha il dovere di guidare.” Lo dichiarano i consiglieri regionali di centro sinistra Cifarelli e Polese (Pd), Pittella e Braia (AB) e Carlo Trerotola (RL).

“In questi mesi dall’ insediamento del governo Bardi abbiamo assistito alla continua messa a rischio dei servizi, allo smantellamento dei reparti e al disorientamento dei medici e del territorio. Fatti mai visti prima e certamente non lasciati in eredità da noi, ma generati dalla politica approssimativa di questo governo regionale. E solo dopo nostre ripetute richieste oggi si é discusso del tema in Consiglio regionale. Purtroppo, dall’assessore Leone abbiamo ascoltato solo l’utilizzo strumentale di una vicenda che – per stile – non dovrebbe entrare nell’aula consiliare, ed abbiamo ascoltato unicamente un linguaggio basso adatto a chiacchiere di strada. Non si può accettare un tale atteggiamento nella massima istituzione regionale. Come riorganizzare il sistema sanitario, quali sono le norme di riferimento, quali i fabbisogni, quali i tetti di spesa non una parola. Siamo al limite della dialettica politica e ciò che é peggio siamo di fronte alla nullità della visione strategica. Non si può discutere di sanità, ossia di welfare, salute e cura dei cittadini ascoltando un’arringa urlata, non corredata da numeri e dati. Abbiamo ascoltato parole approssimative sulla rete oncologica e a tal proposito avremmo voluto sentire le scuse per quanto sfuggito in alcune uscite pubbliche sulla possibile chiusura della radioterapia al San Carlo; e critiche da peggior bar dello sport, che testimoniano l’assoluta non conoscenza della realtà lucana, delle sue eccellenze e al contempo criticità. Al contrario, avremmo voluto ascoltare parole serie e di contenuto e non lo svilimento del ruolo di assessore. La sanità non si può ridurre ad un derby tra forze politiche e tra campanili. A Leone – concludono i consiglieri –  chiediamo di leggere i dati: certo il sistema va migliorato, ma noi non abbiamo chiuso nessun ospedale, noi abbiamo lasciato aziende sanitarie con i conti in ordine, ottime performance sui Lea (Livello essenziali di assistenza) che ci collocano tra i migliori nel Sud Italia, e sempre noi abbiamo investito sulla tecnologia e sull’emergenza-urgenza con l’elisoccorso notturno. Ci opponiamo con tutte le nostre forze a tale volgarità politica e ci rivolgiamo al Presidente Bardi perché si inizi a parlare di contenuti e di programmi.”

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