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Chiusa la discarica di Statte, è emergenza rifiuti in 27 comuni della Puglia

Città invasa dai rifiuti, in particolar modo dove non è ancora partita la differenziata ‘porta a porta’, con i cassonetti verdi presi d’assalto, trasformati in piccole discariche a cielo aperto. E’ la conseguenza della chiusura della discarica di Statte (Taranto), ed il conseguente blocco delle attività dell’impianto di Cavallino, gestito dall’Ambiente e Sviluppo, che ha trascinato nel caos non soltanto il capoluogo, ma anche altri 26 Comuni dell’ex Ato Lecce 1.
Ed ecco che le imprese di raccolta sono ferme, gli amministratori comunali preoccupati e impegnati a invitare i cittadini a tenersi in casa i sacchetti dell’immondizia e, sullo sfondo, il classico scaricabarile fra la Regione e la struttura sub-commissariale dell’Oga. Da Bari, infatti, sostengono che la gestione dei flussi dei rifiuti sia di competenza Oga, mentre a Lecce, il direttore della stessa Oga, Fernando Bonocuore, ha chiarito che all’origine del disservizio ci sarebbe un cortocircuito fra le due aziende, ovvero la Cisa che gestisce la discarica di Statte, e la Ambiente e Sviluppo che si occupa della discarica di Cavallino.

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